Cagliari, attentato al Pm De Angelis:fuoco nel palazzo dove abita la madre
Le fiamme appiccate alla portineria del palazzo dove abita l'anziana madre, utilizzando un giornale pubblicitario e una bomboletta spray che per fortuna non è esplosa. Un avvertimento pesante per Paolo De Angelis, il pm della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari da anni sotto scorta per la delicatezza delle indagini di cui si occupa, terrorismo e gruppi anarchici.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A firma del gesto, sul muro esterno dell'edificio, è stata tracciata la scritta "tutti liberi", un riferimento fin troppo diretto alle inchieste sull'eversione in Sardegna coordinate dal magistrato della Dda. L'attentato incendiario ha fatto pochi danni: la bomboletta di vernice non è esplosa e il fuoco si è spento da solo, annerendo solo in parte la portineria nell'androne del palazzo di via Alghero. Ma colpisce la sfrontatezza di chi ha agito. A scoprire quanto accaduto, poco dopo le 7,15 di ieri, è stato un inquilino che assieme alla portinaia ha poi chiamato il 113. Sul posto gli uomini della Digos e della Scientifica della Questura di Cagliari, coordinati dai dirigenti Alfonso Polverino e Domenico Chirico. L'inchiesta passerà alla Procura di Roma, competente per i magistrati sardi. De Angelis ha appreso la notizia quando era già in Procura e ha subito chiamato la madre per accertarsi che stesse bene, ma poi ha regolarmente partecipato ad un'udienza in Corte d'Assise. "Mi hanno informato mentre ero già qui al lavoro - sono state le sue uniche parole - ovviamente sull'episodio non posso commentare".
Da tempo sotto protezione, dopo che un presunto militante anarchico aveva cercato di fare irruzione nel suo ufficio durante un'inchiesta sull'eversione, il sostituto procuratore della Dda sarda è titolare di alcune tra le indagini più delicate, molte ancora aperte. In primo luogo quella sugli anarco-insurrezionalisti e sull'eversione, scattata dopo una serie di attentati nell'isola, alcuni dei quali rivendicati con le sigle Npc (Nuclei proletari per il comunismo) e Rrs (Resistenza rivoluzionaria sarda). Poi le indagini sugli indipendentisti del movimento "A Manca pro s'indipendentizia", il cui leader, il ferroviere sassarese Bruno Bellomonte, è stato arrestato lo scorso anno nell'ambito dell'inchiesta sulle nuove Br. Analoghe intimidazioni a magistrati - ma di matrice mafiosa e non eversiva secondo gli inquirenti -, sono accaduti durante la notte in altre città italiane, in particolare a Caltanissetta, segno che la criminalità sta alzando il tiro.
Solidarietà bipartisan è arrivata a De Angelis, a cominciare dal governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, e dalla presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo. La Procura di Cagliari fa quadrato attorno al sostituto procuratore. "Siamo tutti colpiti - dice il capo della Procura e della Dda Mauro Mura - Non avevamo avuto alcun segnale che ci potesse mettere in allarme".