Questione di dettagli. Che possono anche cambiare la storia di una tragedia familiare. Dettagli che possono portare gli investigatori a non mettere la parola fine su quello che a occhi profani appare come un suicidio.

Un ragazzo di diciotto anni, con problemi di salute, che domenica mattina decide di togliersi la vita nella casa dove è cresciuto. Da solo, mentre la mamma sta seguendo la messa nella chiesa di Santa Maria a Cabras e il padre è fuori. Un suicidio, almeno in apparenza. Uno dei tanti che purtroppo sempre più spesso capitano in provincia di Oristano.

Se non fosse per un dettaglio, appunto: quando il ragazzo è stato trovato pare avesse i piedi e le mani legate. E allora la domanda, nella testa degli inquirenti, è sorta spontanea: come ha fatto a legarsi le mani prima di impiccarsi? E sino a quando non si arriva ad una logica risposta «il caso resta aperto» e il suicidio non è più tanto scontato.

IL PROTAGONISTA Il diciottenne di Cabras nella vita non è stato molto fortunato. Due anni fa ha subito un'operazione alla testa a causa di un tumore. Intervento che sembra sia andato molto bene, tanto che il ragazzo ha superato la fase post-operazione senza grossi problemi. Passano i mesi, ma non le difficoltà. Alla terribile malattia sembrerebbe sia subentrata una forma, seppur leggera, di depressione. Seguita da medici e da familiari che non lasciavano mai solo il diciottenne. E forse proprio in questo malessere interiore potrebbero essere ricercati i motivi che possono aver spinto un ragazzo a togliersi la vita.

IL RITROVAMENTO Il giovane ieri mattina si trovava solo a casa. La mamma era uscita presto per andare a seguire la messa nella chiesa principale del paese lagunare. Due ore di assenza durante le quali a casa sua si è consumato un dramma. Al ritorno, infatti, la donna ha trovato l'abitazione chiusa dall'interno. La chiave inserita nella toppa della porta d'ingresso.

Dopo molti tentativi è riuscita ad entrare, rimanendo impietrita dal terrore. Una scena tremenda davanti ai propri occhi. Ha trovato il figlio, almeno questo è stato riferito agli inquirenti, impiccato. Aveva piedi e mani legate con lo scotch, in bocca uno straccio. La mamma si è gettata sul corpo del figlio, l'ha afferrato e, tolta la corda stretta intorno al collo, ha cercato inutilmente di salvarlo. L'ha adagiato sul pavimento, liberandogli bocca, polsi e gambe. Ma per suo figlio purtroppo non c'era più nulla da fare.

IL GIALLO Un tragico dramma che potrebbe però aprire una pagina nuova per gli investigatori. La ricostruzione di quel che sembrava un suicidio diventa subito più difficile. Non è affatto semplice chiarire come abbia potuto fare tutto da solo: legarsi mani, piedi, chiudersi la bocca e poi togliersi la vita in quel modo.

Anche perché, gli inquirenti hanno trovato il corpo del diciottenne ormai slegato e senza più bavaglio. Ed è proprio questo che ingarbuglia tutta la vicenda tanto da far dire, a tarda serata, agli investigatori che «il caso resta aperto».

LE INDAGINI A Cabras sono arrivati gli uomini della squadra mobile della Questura di Oristano e subito dopo medici e infermieri del 118. Questi ultimi non hanno potuto fare altro, purtroppo, che constatare il decesso del ragazzo. Gli agenti della Questura invece da quel momento hanno iniziato le indagini. Scattate a partire dalla ricostruzione della drammatica vicenda da parte della mamma, e dal ritrovamento accanto al corpo del diciottenne del nastro isolante con il quale aveva polsi e caviglie legati.

NELLA CASA Nell'abitazione del diciottenne sono arrivati anche gli uomini della scientifica che a lungo hanno effettuato una serie di rilievi per capire se in quella casa all'uscita del paese sia entrata anche qualche altra persona. Sono state sentite a lungo varie testimonianze e gli altri familiari. Nessuno però sa cosa sia realmente accaduto in quella casa.

Poco dopo nell'abitazione è arrivato anche il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Oristano. A lui il compito di far luce e mettere la parola fine su tutta questa vicenda che ha messo in ginocchio una famiglia, già provata nel tempo dal dolore. Quasi certamente sul corpo del ragazzo sarà effettuata l'autopsia per stabilire l'esatta causa della morte e magari sciogliere definitivamente tutti i dubbi su questa incredibile e triste storia.

VALERIA PINNA
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