DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA PINNA

BUDONI Per punire la fidanzata, Giambattista Mureddu, era disposto a sterminare una famiglia intera. La sorella della ragazza, il marito e anche i loro due bambini. In cinque, domenica notte, si sono ritrovati in trappola: dentro una casa assediata dalle fiamme, col rischio che cinque bombole di gas potessero far saltare in aria tutti i muri. Il terrore, in un angolo buio della frazione di San'Agostino, è durato poco più di un quarto d'ora. Giambattista Mureddu, un muratore originario di Lula, si è presentato davanti alla casa della famiglia Salaris con una tanica piena di benzina: voleva punire la fidanzata dopo l'ennesimo litigio, ma in quei momenti di follia ha rovesciato due litri di carburante addosso alla sorella della ragazza e a un bambino di tre anni. Poi ha fatto partire il fuoco: ha distrutto una macchina e seminato il panico. Tutti sani e salvi, a parte Gian Pietro Salaris (il cognato della ragazza di Giambattista Mureddu), che si è ustionato una mano pur di riuscire a staccare un tubo del gas, evitando solo per poco l'esplosione. Il trentunenne di Lula si è rinchiuso nella sua casa di San Lorenzo (un'altra frazione di Budoni), ma poco dopo è stato rintracciato dai carabinieri che lo hanno arrestato. Con un'accusa pesantissima: tentato omicidio plurimo e incendio.

LA STORIA L'incubo di Maria Rosa Sanna, la fidanzata ventiduenne di Giambattista Mureddu, è iniziato a San Lorenzo, dove da qualche mese viveva con il ragazzo. Domenica sera l'ennesimo litigio: prima partono le urla e gli insulti e poi Giambattista Mureddu decide di cacciare di casa la fidanzata. La carica in macchina, la accompagna a Sant'Agostino e la lascia davanti al bar. La ragazza, in lacrime, riesce a raggiungere la casa della sorella e lì decide di trascorrere la notte. Giambattista Mureddu la raggiunge qualche minuto dopo e comincia a urlare: «Esci di casa se hai il coraggio, ti faccio saltare in aria». E una raffica di parolacce.

FIAMME E PAURA Vincenza Sanna, la sorella maggiore di Maria Rosa, interviene: spera di riportare la calma, ma non c'è verso. Il muratore lulese è deciso a portare a termine la sua spedizione punitiva: ha una tanica di benzina e minaccia di far scoppiare un incendio. Mantiene la parola: sparge carburante sulle scale, sopra la carrozzeria di una Opel Corsa parcheggiata in giardino e anche sul balcone. Proprio davanti alla porta d'ingresso della casa. La fidanzata, barricata in casa, piange e lo implora: «Non fare schiocchezze, qui ci sono due bambini piccoli. Rischi di ucciderci tutti».

ATTIMI DI FOLLIA Vincenza Sanna tenta ancora di calmare il giovane: si affaccia dalla porta e in quel momento Giambattista Mureddu le rovescia addosso alcuni litri di benzina. La donna, ma anche il suo bambino, sono zuppi di carburante in mezzo all'inferno. Il lulese non si arrende e prima di fuggire fa partire il fuoco vicino alle bombole del gas: in un attimo la situazione diventa incontrollabile. Le fiamme circondano la villetta e distruggono una macchina. La famiglia Salaris è in trappola, ma per fortuna i vigili del fuoco arrivano in pochi minuti. Per miracolo le bombole non esplodono e le fiamme non raggiungono la cucina.
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