Bottarga fatta con muggini oceanici:imprenditore sotto processo a Monza
Salvatore Faedda, della Su Tianu Sardu, è accusato di frode in commercio: in gennaio dovrà difendersi davanti al Tribunale di Monza.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Cofanetto degli Angeli è particolarmente ricco: bottarga di muggine e di tonno, affumicati di tonno, pesce spada sottovuoto, insalata di mare. La ditta Su Tianu Sardu, da vent'anni sulla piazza, lo distribuisce nei supermercati Carrefour e Metro di tutta Italia. Sulla confezione c'è un'etichetta con la cartina della Sardegna e la scritta: servire la bottarga è un modo per far conoscere una delle specialità caratteristiche della Sardegna.
Ma i carabinieri dei nucleo antisofisticazioni di Carugate, un centro della provincia di Monza, non sono d'accordo: la bottarga non è un prodotto tipico sardo perché i muggini dai quali sono estratte le uova vengono pescati altrove, negli oceani e nel mar Nero. Di lì la denuncia del titolare dell'azienda di viale Elmas, Salvatore Faedda: «Poneva in commercio cofanetti-regalo contenenti prodotti ittici provenienti dall'estero, corredandoli di materiale illustrato col quale si faceva intendere che si trattava di specialità caratteristiche della Sardegna».
Il nucleo dei carabinieri di Cagliari ha confermato: i muggini provengono da altri mari, gli acquirenti sono stati tratti in errore circa la provenienza dei prodotti.
L'INCHIESTA Risultato: merce sotto sequestro e imprenditore sotto inchiesta. Frode in commercio. Il gup di Monza ha ratificato il decreto di penale di condanna chiesto dal pm ma Faedda, attraverso l'avvocato Gianluca Aste, si è opposto e ora c'è il processo fissato davanti al Tribunale di Monza per il 20 gennaio del prossimo anno.
E lì sarà battaglia dura. Sì, perché il titolare della Su Tianu è assolutamente convinto di aver agito nel rispetto delle norme: «Io non sono un produttore ma un trasformatore di prodotti ittici, compro l'uovo di muggine e lo trasformo in bottarga secondo una ricetta tipica della Sardegna. In ogni confezione è indicata la zona di produzione, non c'è nessun inganno, del resto dalle nostre parti muggini non ce n'è. Qui si confonde tra uovo e bottarga: la ricetta di trasformazione è sarda, dunque la bottarga lavorata qui è un prodotto tipico della Sardegna. Non è mai successo niente del genere a nessuno».
L'avvocato Aste confida di spuntarla in tribunale: «Il prodotto tipico è la bottarga costituita e prodotta con gli elementi essenziali della tradizione. La preparazione è affidata al particolare sale sardo che consente una lunga conservazione unita alle qualità organolettiche e alle particolari condizione climatiche sarde, ideali per un processo di maturazione ottimale e alla particolare tradizione produttiva e di conservazione acquisita e tramandata da generazioni».
Faedda, tra l'altro, è il presidente del comitato che ha avviato l'iter per il riconoscimento Igp (indicazione geografica protetta) che viene concessa dall'Unione Europea dopo il via libera del ministero della Sanità e della Regione.
LE NORME Dall'ufficio repressione frodi di Cagliari intanto spiegano che il 90 per cento delle uova di muggine provengono dagli oceani Indiano e Pacifico. Se, però, la materia prima viene lavorata nell'Isola allora il prodotto finito è sardo, a meno che non ci siano norme di settore più restrittive. Ma non è il caso della bottarga. È addirittura in itinere la procedura per ottenere la denominazione d'origine protetta (dop). Del resto, c'è poco da fare: muggini nelle acque sarde ne transitano davvero pochi e la poca bottarga prodotta con uova estratte da pesci pescati dalle nostre parti si vede subito. Dal prezzo. Doppio, se non triplo.
MARIA FRANCESCA CHIAPPE