«Mi hanno bastonato con un mattarello. Avevano il passamontagna e sapevano che sono malato», è riuscito a dire il pensionato, poche ore dopo l'aggressione. E in tarda serata la svolta: i carabinieri della Compagnia di Mogoro e del Comando provinciale di Oristano hanno fatto scattare il provvedimento di fermo nei confronti di Federico Cabiddu, 31 anni, e Emanuele Cabiddu, 28, il primo residente a Baressa, il secondo a San Gavino Monreale, e di Roberto Firinu, 24 anni, di Marrubiu. Angelo Cabiddu ha rischiato di morire per quattrocento euro.
LA CONFESSIONE - Hanno provato a negare, poi hanno finito per confessare tutto i due fratelli di Baressa che l'altra notte hanno tentato l'ennesimo colpo in casa dello zio paterno Angelo Cabiddu, di 71 anni, e dopo averlo pestato a sangue lo hanno abbandonato sul pavimento della stanza da letto scappando con un bottino di 380 euro. Emanuele e Federico Cabiddu, rispettivamente di 28 e 31 anni, ora sono rinchiusi in una cella del carcere di Oristano. Il complice al quale si erano rivolti per ripetere il colpo andato a vuoto nei giorni precedenti, Roberto Firinu, 24 anni, di Marrubiu, pregiudicato per rapina, è invece ricoverato all'Ospedale civile di Oristano. Il giovane soffre di una particolare patologia e ieri sera durante l'interrogatorio che si sarebbe concluso con il provvedimento di fermo nei suoi confronti ha avuto una crisi che ne ha suggerito il ricovero in ospedale. A mettere i carabinieri della Compagnia di Mogoro e del Comando provinciale di Oristano sulla pista dei due fratelli sono stati probabilmente alcuni sospetti avanzati dalla vittima, che già un mese fa era stato derubato della sua pensione. Le perquisizioni e le dichiarazioni contraddittorie rese dai due hanno poi consentito di chiudere il cerchio con la confessione finale. Emanuele e Federico hanno ammesso anche di aver già derubato lo zio un mese fa, quando gli avevano portato via l'intera pensione di 1.300 euro e di averci riprovato inutilmente già venerdì e sabato notte. Non essendo riusciti nel loro intento, hanno chiesto l'aiuto di Firinu, ma la notte tra lunedì e martedì le cose non sono andate come speravano. Federico Cabiddu e Roberto Firinu, entrati in casa mentre Emanuele faceva da palo, sono stati sorpresi in casa dall'anziano pensionato ed a quel punto per costringerlo a consegnare i soldi lo hanno picchiato ferocemente con un mattarello da cucina procurandogli una frattura scomposta alla gamba destra e altre fratture alle mani oltre a diverse lesioni al torace e al cranio. Trovati i soldi sotto il cuscino, se ne sono andati lasciando lo zio esanime a terra senza alcuna possibilità di dare l'allarme, perché nei giorni corsi gli avevano anche portato via i telefonini. Angelo Cabiddu ora è ricoverato in prognosi riservata all'Ospedale di San Gavino ma non corre pericolo di vita.
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