Attesa «critica» per Tac, Rm, mammografie e gastroscopie: la Regione pronta ad “acquistare” gli esami dai privati
Ok della Giunta Todde allo stanziamento di 3 milioni di euro per comprare tramite l’Ares prestazioni specialistiche in strutture accreditate per ridurre i tempi di visitaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Interventi di cataratta, colonscopie, gastroscopie, risonanze magnetiche, mammografie, tomografie computerizzate (TAC).
Sono le prestazioni «maggiormente critiche, sulla base dei dati epidemiologici e delle rilevazioni sulle liste d’attesa» che caratterizzano la sanità pubblica della Sardegna.
Lo conferma l’assessorato regionale alla Sanità, annunciando l’approvazione, da parte della giunta Todde, del provvedimento «per la riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale più critiche, in attuazione dell’articolo 9 della legge regionale 11 settembre 2025, n. 24».
È previsto – comunica Villa Devoto – «uno stanziamento complessivo di 3 milioni di euro per gli anni 2025 e 2026, destinato all’acquisto di prestazioni sanitarie presso soggetti privati accreditati tramite l’Azienda regionale della salute (ARES)».
Le risorse, viene spiegato, «saranno ripartite tra le otto aziende sociosanitarie locali secondo il criterio della popolazione residente, al fine di garantire una maggiore omogeneità dell’offerta su tutto il territorio regionale. ARES provvederà alla pubblicazione di uno specifico avviso di manifestazione di interesse per l’acquisizione delle prestazioni, riservato esclusivamente alle strutture private accreditate in possesso dei requisiti previsti. Le aziende sociosanitarie locali dovranno trasmettere i propri fabbisogni entro dieci giorni dall’adozione della deliberazione. L’inserimento degli utenti avverrà attraverso agende dedicate nel sistema CUP, che consentirà anche il monitoraggio puntuale e mensile dell’effettivo abbattimento delle liste d’attesa da parte dei Responsabili unici per la gestione delle liste d’attesa (RUGLA) aziendali».
Il provvedimento è stato trasmesso al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della Commissione consiliare competente.
«Con questo intervento – ha detto l’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi – mettiamo in campo risorse concrete per aggredire in modo strutturale uno dei problemi più sentiti dai cittadini: i tempi di attesa per le prestazioni diagnostiche e specialistiche. Il coinvolgimento dei privati accreditati, attraverso procedure trasparenti e monitorate, ci consentirà di ridurre più rapidamente i ritardi accumulati e garantire equità di accesso alle cure su tutto il territorio regionale. È un’azione mirata, basata su dati reali e su un controllo costante dei risultati».
(Unioneonline)
