Attentato al Presidente Ordine avvocati La Polizia arresta due uomini a Nuoro
I due uomini arrestati sarebbero i presunti autori dell'attentato alla macchina della moglie di Priamo Siotto, presidente dell'Ordine degli avvocati del capoluogo barbaricino.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Andrea Cocco, 29 anni, commerciante, e Giuseppe Mingioni, 33 anni, operaio, entrambi nuoresi, sono stati arrestati ieri mattina all'alba, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I due sono ritenuti responsabili dell'attentato contro l'auto dell'Avv. Priamo Siotto, Presidente dell'Ordine Forense di Nuoro, consumato la notte tra il 20 e il 21 aprile scorso.
LE RICERCHE - Dopo poco più di un mese di serrate indagini la Squadra Mobile, diretta da Fabrizio Mustaro, ha chiuso il caso grazie all'esame dei filmati di oltre 30 telecamere.
Gli uomini della Sezione Reati contro il Patrimonio e quelli della Polizia Scientifica sono riusciti a ricostruire gli spostamenti di Cocco e di Mingioni da un'ora prima a un'ora dopo l'attentato, attraverso la visione di decine di ore di filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nel centro storico di Nuoro.
La ricerca e' stata fatta ipotizzando percorsi di arrivo e vie di fuga degli attentatori e per questo la città è stata divisa in anelli concentrici a partire dal luogo dell'esplosione. Dall'esame dei filmati, resi ancor più nitidi dai software della Polizia Scientifica, si sono potuti individuare gli attentatori e la loro fisionomia.
LA FUGA - I due arrestati sono stati ripresi sia mentre portano l'ordigno sul posto, sia durante la precipitosa fuga a piedi, sia successivamente quando, in tutta tranquillità, passeggiano per le vie del centro, proprio mentre la Polizia interviene sul luogo dell'attentato.
L'inchiesta è coordinata dal sostituto pm Andrea Schirra ed è seguita in prima persona dal Capo della Procura di Nuoro Andrea Garau.
L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal GIP di Nuoro Mauro Pusceddu.
IL RETROSCENA - Secondo gli investigatori, dietro all'attentato si nasconde la vendetta per una difesa di parte civile che un collaboratore dello Studio Legale Siotto aveva assunto, ben otto anni fa, per due poliziotti delle Volanti, in un procedimento penale contro il Cocco.
Nel dicembre 2005, infatti, Cocco era stato denunciato insieme al cugino, un pregiudicato nuorese di 31 anni, perché, durante un controllo di polizia avvenuto in città, era andato in escandescenza, ubriaco, e aveva insultato, minacciato e usato violenza contro i quattro agenti operanti. Nel procedimento penale aperto per questo fatto, due degli agenti si erano costituti parte civile contro Cocco e il cugino. Nel 2011 entrambi erano stati condannati dal Tribunale di Nuoro a dieci mesi di reclusione con pena sospesa e conseguente riconoscimento di responsabilità verso le parti civili.
Dopo gli arresti sono state eseguite diverse perquisizioni a Nuoro e a Orosei nelle abitazioni e in alcuni locali nella disponibilità di Cocco e di Mingioni.
LA VICENDA - L'attentato contro il Presidente dell'Ordine Forense era avvenuto la notte tra il 20 e il 21 aprile, alle 3,30 circa, nel centro storico di Nuoro, a pochi metri dalla Cattedrale e dal corso Garibaldi, a pochi metri dall'abitazione dell'Avvocato Siotto. L'ordigno artigianale, composto da circa 250 grammi di gelatina da cava con miccia a lenta combustione e detonatore, aveva distrutto l'auto Honda Civic dell'Avvocato Giovanna Rosa Garippa, moglie dell'Avvocato Siotto, e causato ingenti danni alle abitazioni circostanti.