Finisce l’era di Massimo Temussi all’Ares. Dopo aver contribuito in modo importante alla riorganizzazione della sanità sarda in funzione della lotta alla pandemia, il super manager andrà a guidare il Centro regionale di programmazione, snodo fondamentale nei prossimi mesi della gestione dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati alla Sardegna. Il commissario straordinario di Ats-Ares non sarà, dunque, tra i tredici che la Giunta dovrà nominare entro domani per la direzione generale dell’Ares, di otto Asl, delle Aziende ospedaliero universitarie di Cagliari e Sassari, dell’Areus (Azienda regionale per l’emergenza urgenza) e del Brotzu.

Vertice di maggioranza

Ieri, al tavolo convocato a Villa Devoto per ascoltare le richieste dei partiti di maggioranza, Christian Solinas ha fatto quattro nomi possibili per il vertice dell’azienda più importante: Thomas Schael, Giovanni Maria Soro, Antonio Lorenzo Spano, Marcello Tidore. Quest’ultimo, però, non si sposterà dalla direzione generale della Sanità. Potrebbe farlo solo per andare a ricoprire il ruolo di capo di uno dei tre dipartimenti istituiti con la legge 107. Alla guida dell’Ares dovrebbe arrivare Schael, già dg della Asl Lanciano Vasto Chieti in Abruzzo.

Al vertice del centrodestra le forze politiche hanno messo nero su bianco le indicazioni, Solinas si è riservato di assemblarle e di far pervenire ieri in tarda serata lo schema definitivo. Ma alle 22 di ieri, però, nessuno aveva ricevuto il messaggio con gli incastri giusti. Due le posizioni sulle quali il confronto è durato più a lungo, soprattutto nel post vertice: le direzioni generali di Brotzu e Areus. Per il primo sembrava fuori discussione una conferma per Paolo Cannas (area Riformatori). In serata, però, sono stati ipotizzati altri nomi legati ad altri partiti. D’altra parte, ha spiegato un consigliere di maggioranza, «tre consiglieri regionali sono pochi per l’ospedale più importante della Sardegna».

Sul fronte Areus la battaglia sembrava tutta tra Lega e Udc: il Carroccio ha proposto la conferma di Simonetta Bettelini, i centristi hanno rilanciato con Piero Delogu. Ma sul tardi è spuntato un terzo nome, a quanto pare vicino al senatore di Psd’Az-Lega Carlo Doria: Marcello Giuseppe Acciaro, medico sassarese già responsabile dell’Unità di crisi del nord Sardegna.

Asl Cagliari all’Udc

Per quanto riguarda le altre posizioni, Spano – tra gli indicati dal governatore per l’Ares – dovrebbe essere riconfermato alla direzione generale dell’AoU di Sassari, come pure Agnese Foddis (area Forza Italia) all’AoU di Cagliari. Resterebbe alla guida della Asl di Sassari Flavio Sensi (area Fratelli d’Italia), nel Sulcis potrebbe essere indicata Giuliana Campus (area Sardegna 20Venti), mentre la Asl di Cagliari dovrebbe andare all’Udc con Chiara Seazzu. Forza Italia chiede anche il controllo della Asl Gallura, magari con la direzione generale di Paolo Tecleme. A Nuoro il Psd’Az punta alla nomina di Angelo Maria Serusi.

Il nodo sede Ares

Di riforma della governance si è parlato ieri mattina anche in commissione sesta dove all’ordine del giorno c’era la votazione del parere sull’aggiornamento del piano preliminare regionale di riqualificazione e riorganizzazione dei servizi sanitari, cioè del progetto di scorporo dell’Ats. La seduta è stata aggiornata a data da destinarsi per dare la possibilità ad alcuni commissari di partecipare alla riunione di Villa Devoto. Daniele Cocco (LeU), Gianfranco Ganau (Pd) e Antonello Peru (Udc-Cambiamo) hanno comunque fatto in tempo a chiedere che il presidente della Regione intervenga affinché la sede dell’Azienda regionale della Salute resti a Sassari «per il rispetto dell’equilibrata e omogenea distribuzione dei servizi sanitari e amministrativi in tutti i territori della Sardegna».

Roberto Murgia

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