Assalto e sparatoria a Badualga:i carabinieri trovano zaino bomba
Tra le case di Badualga qualcuno ha esploso numerosi colpi d'arma da fuoco. Tutto è avvenuta nelle vicinanze di una villa isolata. Non è escluso che i colpi siano stati indirizzati proprio verso l'edificio di proprietà di un imprenditore. Nella casa c'era la moglie dell'uomo. I carabinieri, arrivati immediatamente nella zona, hanno trovato uno zaino imbottito di esplosivoDAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUSIA
SAN TEODORO Una sparatoria alle porte del paese, una donna sola in una villa alle prese con in banditi e poi uno zainetto imbottito di esplosivo. Una bomba ad alto potenziale che avrebbe potuto provocare una vera devastazione. Sono questi gli inquietanti elementi di un episodio dai contorni ancora incerti sul quale indagano i carabinieri. La settimana scorsa nella zona di Badualga è successo qualcosa di grave. Forse un vero e proprio assalto ad una casa isolata. Si sono uditi colpi di arma da fuoco, poi nella zona sono arrivati i carabinieri. È partita una serrata caccia all'uomo, i militari hanno circondato la zona. Si è sfiorato lo scontro a fuoco tra i banditi e i carabinieri. Ma i misteriosi protagonisti della sparatoria sono riusciti a dileguarsi. Poi i carabinieri hanno trovato vicino ad una casa lo zaino-bomba pronto per l'uso. Le indagini sono a tutto campo e non viene esclusa nessuna ipotesi.
L'ASSALTO C'è una prima sommaria ricostruzione dei fatti che ovviamente deve essere ancora verificata. Alcune persone si sono avvicinate alle case di Badualga. Sicuramente armate, forse con pistole automatiche. Probabilmente hanno raggiunto una delle abitazioni della zona con le idee molto chiare su quello che sarebbe successo intorno alla villetta. Tutto è successo nelle immediate vicinanze della casa dell'imprenditore Emanuele Musu, 37 anni, una persona ben conosciuta e stimata a San Teodoro, anche per la sua storia di calciatore. Qualcuno ha sparato in direzione dell'edificio, all'interno c'era la compagna di Musu. Una situazione ad alto rischio, le pallottole potrebbero anche avere raggiunto la casa. Tutto si è concluso in pochi istanti, poi sul posto sono arrivati i carabinieri. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
CACCIA ALL'UOMO La zona è stata circondata, i militari si sono piazzati in tutti i punti di accesso nel tentativo di bloccare i banditi. Un' operazione condotta senza lasciare niente di intentato. Una vasta area è stata passata al setaccio, i militari hanno cercato ovunque i responsabili del raid di Badualga. La battuta condotta dal personale dell'Arma è andata avanti a lungo. I banditi sono riusciti ad allontanarsi e fuggire, ma il lavoro dei carabinieri non è stato inutile. Chi ha sparato vicino alle case di San Teodoro è riuscito a scappare, è vero. I militari però hanno trovato uno ordigno che avrebbe potuto provocare un disastro e forse una carneficina.
IL GIALLO DELLO ZAINO I carabinieri hanno effettuato perquisizioni e controlli accurati dentro alcune abitazioni e intorno all'edificio teatro della sparatoria. È spuntato uno zaino, notato da un militare che ha subito chiesto spiegazioni ai presenti. Nessuno però sapeva niente della sacca e i carabinieri hanno aperto lo zaino. Era pieno di esplosivo, una quantità tale da provocare la devastazione di un edificio o di un automezzo anche di grandi dimensioni. La provenienza, il possibile utilizzo e la preparazione dell'ordigno sono temi dell'indagine. Ci sono però elementi che sembrano collegare il ritrovamento dello zaino con la sparatoria. Di sicuro tra gli obiettivi dei banditi c'era Emanuele Musu.
LE IPOTESI I carabinieri si muovono a tutto campo per risolvere il caso. Ci sono diverse ipotesi: l'attentato in preparazione, una rapina fallita oppure ancora un atto intimidatorio riuscito in parte. Di certo l'episodio di Badualga fa salire la tensione alla stelle. San Teodoro vive da mesi una situazione estremamente difficile, oltre alle bombe e agli attentati incendiari ci sono state le rapine in villa. Questa volta però è successo qualcosa che ha fatto saltare i piani dei banditi.