Un appuntato dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Sassari, Francesco Silanos, di 32 anni, di Alghero, è stato arrestato dai suoi colleghi del Comando provinciale di Sassari insieme con un suo presunto confidente, Francesco Marongiu, disoccupato di 46 anni di Sennori. Le manette sono scattate al termine di un'indagine della Procura della Repubblica di Sassari. Secondo le accuse, il militare si sarebbe servito di Marongiu per mettere a segno "false" operazioni anti droga. Il 19 giugno scorso i Carabinieri del Nucleo operativo di Sassari nel corso di un blitz in un bazar gestito nella zona industriale di Predda Niedda da tre marocchini (tutti finiti in manette) avevano sequestrato quasi un chilo di eroina e 7000 euro in contanti. Pochi giorni dopo, il 7 luglio, in manette era finito (arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo di Sassari) Francesco Marongiu, trovato in possesso di tre chili di eroina nella sua abitazione di Sennori. Dopo l'arresto, Marongiu aveva riferito al sostituto procuratore Gianni Caria, titolare dell'inchiesta, di essere stato un confidente dell'appuntato e di aver messo lui la droga nel bazar dei marocchini. Per provare quanto rivelato Marongiu aveva descritto il magazzino e raccontato particolari su altre operazioni "sospette". Stamattina, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare, Francesco Silanos (che dopo le rivelazioni del pentito era stato trasferito alla compagnia di Bono) è stato arrestato e accompagnato nel carcere di San Sebastiano. Francesco Marongiu è stato raggiunto invece dall'ordinanza in un carcere segreto. L'uomo era stato trasferito, infatti, dal penitenziario sassarese in un altro istituto di pena dopo aver ricevuto minacce di morte. Le accuse per i due arrestati sono di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per Silanos anche di peculato e falsità ideologica.

(foto: Gloria Calvi)
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