Anziano ucciso dall'azoto:condannati vertici Asl Sassari
Undici persone, tra cui gli ex vertici dell'azienda sanitaria numero 1 di Sassari, sono state condannate a un anno e mezzo di reclusione ciascuna dal giudice Giuseppe Grotteria del Tribunale sassarese, per la morte del pensionato algherese Salvatore Nieddu, di 60 anni, deceduto per avere respirato azoto erogato sulla rete dell'ossigeno durante il ricovero all'ospedale civile "Santissima Annunziata".Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il 24 marzo 2005 il pensionato morì dopo un'operazione per la rimozione di alcune placche metalliche dallo sterno. Sarebbe dovuto essere un intervento di routine, ma le condizioni del paziente si aggravarono poche ore dopo l'uscita dalla sala operatoria. I tentativi di salvargli la vita furono inutili. I familiari si rivolsero alla magistratura per chiedere che venisse fatta luce sulla vicenda. L'Asl aprì un'inchiesta interna che si affiancò a quella della Procura della Repubblica. Le indagini dimostrarono che la morte del paziente fu dovuta a una grave negligenza commessa durante i lavori per l'apertura del nuovo reparto di degenza di Cardiochirurgia. Le maschere appese alle testiere dei letti del reparto - dimostrò l'inchiesta affidata dalla Procura alla Squadra Mobile - erogavano protossido d'azoto invece di ossigeno.
