Come nelle montagne russe, un giorno vicini al dramma, quello successivo all'insegna della speranza. Va avanti così la vertenza Alcoa. Questa sera era atteso l'esito del tavolo convocato a Palazzo Chigi per decidere del futuro della multinazionale americana dell'alluminio a Portovesme. E' durato solo pochi minuti, il tempo di decidere un nuovo rinvio al prossimo 22 febbraio. Il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta ha garantito che" Nessun atto unilaterale da parte dell'Alcoa fino alla prossima riunione del 22 febbraio.I contatti con Pittsburgh vanno avanti, ma abbiamo ancora bisogno di tempo", ha proseguito Letta.

FIDUCIA. "E' presto per dire che abbiamo vinto ma possiamo guardare con più fiducia di quanto non potessimo la volta scorsa". Con queste parole il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Gianni Letta, avrebbe aperto la riunione a palazzo Chigi su Alcoa, che è stata tuttavia subito riaggiornata per dare a governo ed azienda altro tempo per trovare uno sbocco alla trattativa. "Il tempo è stato speso bene", avrebbe detto Letta che ha tuttavia spiegato come, nonostante i contatti avuti fino a questo pomeriggio con il quartier generale di Pittisburgh, sia necessario ancora del tempo per approfondire il dossier Alcoa.

CAPPELLACCI. "Si apre uno spiraglio. Auspico che la posizione espressa oggi dalla multinazionale indichi un diverso atteggiamento rispetto a quello visto nelle scorse settimane". Cosìil presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha commentato l'aggiornamento della riunione a Palazzo Chigi per lunedì 22. "Continueremo a lavorare di pari passo con il Governo - ha aggiunto il Governatore in una nota - e a sensibilizzare i competenti organi dell'Unione Europea con perseveranza, pazienza e responsabilità, cercando di rappresentare nel migliore dei modi le rivendicazioni e le speranze dei lavoratori". "In questi giorni - ha concluso il presidente - ho potuto verificare direttamente a Bruxelles il buon lavoro svolto dal governo ed un clima costruttivo che fa ben sperare".

L'AZIENDA. Alcoa conferma " la volontà di tenere aperti gli stabilimenti" e di aggiornare la riunione a palazzo Chigi per il 22 febbraio. Lo avrebbe, detto, secondo quanto riferiscono i sindacati, l'ad di Alcoa Italia, Giuseppe Toia, in occasione della riunione a palazzo Chigi.

SCAJOLA. Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, "ha espresso - secondo una nota del ministero - apprezzamento per la responsabilità dimostrata dalle parti interessate alla soluzione della vicenda Alcoa". "Il rinvio al 22 febbraio - ha detto il ministro - consente di continuare costruttivamente il lavoro a Bruxelles con la Commissione Europea e di approfondire ulteriormente le ipotesi per giungere ad una soluzione stabile". Scajola ha anche sottolineato che "è un segnale positivo il fatto che l'Alcoa prosegua la produzione e continui a tenere aperto il dialogo con il Governo.
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