Alcoa, conto alla rovesciaE la protesta si estende
Settimana decisiva per l'industria sarda. Dopo la tensione di domenica notte (un'auto incendiata a Portovesme) e il sit-in di ieri sulla Statale 130, giovedì sono in programma la manifestazione degli operai nella Capitale e il vertice tra Governo, Regione e sindaci del territorio per cercare una via d'uscitaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È iniziata la settimana decisiva per salvare l'industria in Sardegna. Domani - vigilia del vertice con il Governo su Alcoa al ministero dello Sviluppo economico - il presidente della Regione Ugo Cappellacci sarà a Roma. Non è da escludere che possa avere incontri privati con esponenti dell'Esecutivo per studiare una via d'uscita alla crisi dell'azienda. Al presidente della Regione arrivano sollecitazioni anche sulla chimica. E qui si apre un altro fronte, che porta alla situazione disperata del Nord dell'Isola.
CHIMICA La commissione Industria, presieduta da Nicola Rassu (Pdl), sull'annunciata chiusura “tecnica” da parte di Eni dell'impianto cracking della Polimeri Europa di Porto Torres, ha approvato una risoluzione con cui impegna la Regione a interessare il Governo «per la revoca, da parte dell'Eni, della fermata degli impianti». Inoltre, chiede «la definizione di una strategia di riconversione dei siti industriali attraverso specifici progetti di bonifica finanziati a carico del bilancio dello Stato e dell'Eni».
IL SOPRALLUOGO Intanto, la commissione Industria si reca oggi nel Sulcis per un sopralluogo in alcune aziende del territorio. Il primo appuntamento è all'Alcoa di Portovesme. L'arrivo dei commissari è previsto alle 10,30. Le visite proseguiranno all'Eurallumina alle 11,45, alla Portovesme alle 13, alla Otefal alle 15,30, per chiudere poi la serie di incontri nel pomeriggio, alle 17,30, alla Rockwool di Iglesias.
IL VERTICE Per ora, comunque, gli occhi sono puntati su Alcoa. Dall' entourage del governatore fanno notare che a Roma c'è una certezza: la via giusta è quella tracciata nell'ultimo accordo, mercoledì scorso, dal ministro Claudio Scajola . Il responsabile dello Sviluppo economico aveva confermato di avere già discusso della situazione aziendale con Giuseppe Toia , amministratore delegato di Alcoa Italia, ottenendo assicurazioni che non ci sarà la fermata definitiva dello stabilimento ma, anzi, il suo rilancio in Sardegna, strada da perseguire attraverso alcuni accorgimenti che potrebbero portare benefici in termini di riduzione del prezzo finale della fornitura elettrica. Un piano d'azione poi “bloccato” dalla multinazionale americana, con la conseguente protesta negli stabilimenti.
LA GIUNTA «La Sardegna sta attraversando un momento difficile, che si aggrava di giorno in giorno. La Regione è pronta a intervenire con tutti gli strumenti in suo possesso». L'assessore al Lavoro Franco Manca interviene sulle vertenze che stanno creando tensioni sociali in tutta l'Isola. «Se, da un lato, è necessario fronteggiare l'emergenza dall'altro è mio fermo intendimento proporre contestualmente strade alternative per individuare nuove opportunità occupazionali. Questa è la direzione necessaria per uscire dalla crisi. Attendo un fattivo contributo da parte di tutte le istituzioni politiche e sociali: la coesione è fondamentale per superare questa fase negativa».
LE REAZIONI Dopo il Psd'Az, anche la segreteria regionale e il gruppo consiliare dell'Udc proporranno al presidente dell'assemblea, al presidente della Giunta e all'intero Consiglio di partecipare giovedì alla grande manifestazione in programma a Roma. Inoltre, come sottolinea il segretario nazionale del Prc-Se, Paolo Ferrero , «la chiusura di Alcoa non è accettabile, deve intervenire immediatamente il Governo, se necessario rilevando l'azienda. Il governatore Cappellacci si rivolga a Silvio Berlusconi e rispetti gli impegni che aveva preso in campagna elettorale». Questo mentre sabato, nella Biblioteca comunale di Carbonia, iRS terrà un incontro pubblico dove sarà illustrato un ampio dossier sulle analisi, le prospettive e le diverse proposte per il polo industriale di Portovesme. All'incontro sono invitati a partecipare tutti i lavoratori dell'Alcoa e di tutte le fabbriche dell'area di Portovesme: «Non possiamo più permettere», è scritto in un comunicato firmato da Franciscu Pala , «che il futuro della Sardegna sia in mano di chi non ha e non può avere interesse verso il nostro benessere».
LORENZO PIRAS