Al Santissima Trinità nasce il reparto per i detenuti, Bartolazzi: «Un traguardo importante»
L’assessore alla Sanità: «Diamo risposte a pazienti e operatori del settore penitenziario»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Via libera della Giunta al “repartino” per i detenuti all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Dopo anni di attesa, con l’approvazione della delibera presentata dall’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, verrà istituito il nuovo presidio operativo – con quattro posti letto – dedicato ai carcerati che hanno bisogno di cure prolungate.
«È con grande soddisfazione – commenta l’assessore – che possiamo annunciare il raggiungimento di un obiettivo importante, sul quale l’Assessorato stava lavorando da tempo insieme alle istituzioni interessate, ai rappresentanti di categoria e alle associazioni. Il diritto alla Salute è sacrosanto e va garantito attraverso l’accesso alle cure anche a chi si trova in stato di reclusione». La definizione della rete regionale penitenziaria, che prevedeva un servizio “hub and spoke” con stanze dedicate o con reparto ospedaliero per detenuti, risale al 2017. Ma l’attivazione era avvenuta solo al Santissima Annunziata di Sassari, che ha completato la sperimentazione 7 anni fa.
«A Cagliari, invece, il reparto detentivo individuato e già attrezzato a suo tempo all’interno dell’Ospedale Santissima Trinità continuava a rimanere adibito ad usi diversi dalla sua destinazione», spiega Bartolazzi. Una situazione che ha comportato «forti criticità, con situazioni estremamente disagevoli in cui i pazienti internati venivano ricoverati in stanze condivise con altri degenti e con un aggravio di rischi anche a carico del personale di sorveglianza penitenziaria, che è tenuto al piantonamento dei detenuti ricoverati». L’ultimo episodio risale a ieri, quando un detenuto ha aggredito e minacciato medici e agenti al Pronto soccorso del presidio cagliaritano di Is Mirrionis.
Per Bartolazzi, il via libera al “repartino” è «un contributo importante al rafforzamento della rete sanitaria penitenziaria regionale e all’innalzamento degli standard di sicurezza previsti per i pazienti e per il personale di sorveglianza carceraria che opera in funzione di presidio ospedaliero. Spetterà ora alla Asl 8 di Cagliari di attuare il provvedimento attraverso apposite modalità organizzative e gestionali».
(Unioneonline/v.f.)