“Dall’Oblio alla Memoria. Storia dei deportati etiopi all’Asinara (1937–1939)”, questo il titolo del progetto che ha l’obiettivo di restituire voce e dignità a una pagina dimenticata della storia italiana. Il progetto in programma dal 5 all’8 agosto tra Porto Torres e l’isola dell’Asinara, è ideato dalla cooperativa Sealand Asinara insieme al Parco Nazionale dell’Asinara, con il contributo della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con il Comune di Porto Torres, l’Associazione delle Guide Esclusive dell’Asinara (A.GU.A) e la Rete Educando Asinara.

«Non vogliamo solo raccontare ciò che è stato, ma accendere una voce che parli a tutti. Una voce che unisce, che invita a riflettere insieme sulla pace, sulla libertà, sul valore profondo della diversità. In un tempo che spesso dimentica, questo progetto diventa spazio di resistenza e seme di speranza. Perché la memoria non è un’ombra che svanisce, ma una presenza viva che ci guida a scegliere ogni giorno da che parte stare» dichiara Paola Fontecchio della cooperativa Sealand Asinara.

«Il progetto si configura come parte integrante di un ampio e significativo percorso di recupero della memoria storica dell’isola, un’iniziativa di portata internazionale che promuove rilevanti opportunità di cooperazione culturale e di confronto tra diverse realtà e tradizioni», sostiene il commissario dell’Ente Parco, Gianluca Mureddu. Il programma ha inizio domani 5 agosto dalle 18 presso la sala conferenze dell’Ente Parco dell’Asinara con il convegno introduttivo “Dall’Oblio alla Memoria. La deportazione degli Etiopi all’Asinara (1937 – 1939). Inquadramento storico di una memoria rimossa”.

Un incontro di approfondimento dedicato alla ricostruzione del contesto storico-politico dell’epoca coloniale italiana, con il contributo di storici ed esperti del settore. Ad introdurre al serata sarà il direttore del Parco dell’Asinara Vittorio Gazale e Paola Fontecchio della Cooperativa Sealand Asinara, seguirà Valeria Deplano – Università di Cagliari,  Alessandro Pes – Università di Cagliari  e Andrea Giuseppini – Curatore del sito campifascisti.it. Il convegno offrirà un’analisi critica e documentata sul colonialismo italiano, attraverso le voci di studiosi che da anni si occupano di memoria storica e politica del Novecento.

L’evento sarà trasmesso in diretta sui canali social del Parco. Il 6 agosto alle 15 presso la località Cala Reale, alle 15 all’Asinara, ci sarà la cerimonia di commemorazione sull’isola con apposizione della targa presso uno degli edifici storici, ovvero l’ex ospedale delle malattie infettive. La commemorazione sarà accompagnata da preghiere tradizionali etiopi, in omaggio alle radici culturali dei deportati.

Seguirà una passeggiata guidata, a cura delle guide esclusive del Parco Nazionale dell'Asinara, per riscoprire i luoghi e le storie legate a questa pagina dimenticata della nostra storia. Il 7 agosto alle 10 al Palazzo del Marchese si terrà l’incontro istituzionale di benvenuto.  Il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, accoglierà una rappresentanza dei discendenti dei deportati etiopi, in un momento di benvenuto ufficiale nella città. A seguire, è prevista una visita guidata all’area archeologica di Turris Libyssonis, per riscoprire le radici storiche del territorio turritano.

Alle 18, presso la sala conferenze Filippo Canu, un incontro aperto alla cittadinanza per ascoltare le testimonianze dirette e indirette dei discendenti dei deportati etiopi nell’isola dell’Asinara, con la presenza di Yeweinshet Beshahwoured, testimone diretta della deportazione, Elfy e Sarah Nouvellon, oltre a  Garbe Korajian e altri familiari e discendenti.

Infine l’8 agosto alle 18.30 presso la sala conferenze Ente Parco dell’Asinara per la performance Gabriella Ghermandi – “Regina di fiori e di perle”, un appuntamento speciale con l’artista, scrittrice e performer italo-etiope, che porterà in scena una narrazione ispirata al suo romanzo “Regina di fiori e di perle”. Attraverso un intreccio di memorie familiari, storie del libro e canti tradizionali etiopi eseguiti dalla stessa autrice, la performance si svolgerà in forma semplice e coinvolgente, con un forte impatto emotivo e narrativo. 

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