Seconda, intensa giornata, oggi per Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, in programma fino a sabato prossimo (16 agosto) nella sua Berchidda, ma con tappe sparse anche in altri quattordici centri del nord Sardegna: Bortigiadas, Budoni, Calangianus, Chiaramonti, Ittireddu, Loiri Porto San Paolo, Mores, Ozieri, Pattada, Posada, Sant'Antonio di Gallura, Telti, Tempio Pausania e Tula.

Il primo impegno in agenda è alle 11 alla chiesetta campestre di Santa Lucia, nei pressi di Mores. Reduci dalla loro performance del giorno prima a bordo della nave della Sardinia Ferries in viaggio da Livorno al porto sardo di Golfo Aranci, Erri De Luca e Ezio Bosso rinnovano il loro incontro all'insegna di musica e parola. Stavolta, con lo scrittore napoletano e il musicista torinese al pianoforte, ci sarà anche Paolo Fresu alla tromba e al flicorno, per dare forma a un progetto originale del festival che prenderà le mosse (oltre al titolo) da una poesia di Erri De Luca, "Elogio dei piedi": un evento perfettamente in sintonia, dunque, con il tema che caratterizza questa edizione numero ventisette di Time in Jazz intitolata "Piedi", appunto.

Dal centro del Meilogu il cammino della seconda giornata procede nel pomeriggio verso la costa orientale, allo stagno di Porto Taverna, nel territorio di Loiri Porto San Paolo, suggestivo teatro dove apprezzare, alle 18, la voce di Elina Duni, stella nascente nel panorama jazzistico europeo. Con Colin Vallon al pianoforte, Bjorn Meyer al contrabbasso e Norbert Pfammatter alla batteria, la cantante di casa in Svizzera proporrà la sua originale interpretazione in chiave jazz dei canti tradizionali della sua terra d'origine, l'Albania, già consegnata alle tracce dell'album "Matanë Malit", pubblicato dalla ECM.

In serata (ore 21.30), al Vulcano di Ittireddu, Ezio Bosso completa il suo trittico di impegni per Time in Jazz alla testa del trio che, accanto al suo pianoforte, schiera Giacomo Agazzini al violino e Claudia Ravetto al violoncello. "Con i piedi per terra e gli occhi nel cielo. Another day" il titolo del concerto, dedicato allo scorrere del tempo e completato da alcuni dei brani più conosciuti di Ezio Bosso, come "Rain in your black eyes".

Non solo musica, a Time in Jazz. Domani pomeriggio (domenica 10), alle 18, aprono i battenti anche le mostre del PAV, il Progetto Arti Visive a cura di Antonello Fresu e Giannella Demuro, allestito negli spazi del Centro Laber, l'ex caseificio di Berchidda riconvertito in centro culturale,

che accoglierà quattro mostre con opere di oltre quaranta artisti. Mostre ed eventi espositivi che, pur variamente declinati, sono tutti riconducibili al tema del festival, "Piedi".

E dunque saranno piedi, impronte, tracce, sentieri, che evocano il cammino e il viaggio, e il cammino come metafora della vita al centro di Contretemps, rassegna internazionale di arte contemporanea curata da Giannella Demuro, con opere di Francesco Arena, Franco B, Filippo Berta, Maria Magdalena Campos-Pons, Cristian Chironi, Emilio Fantin, Regina José Galindo, Luigi Y Luca, Pinuccia Marras, Cristina Montagnani, Davide Monteleone, Bill Owens, Nero Project, Leonardo Pivi, Danilo Sini, Sandy Skoglund, Maurizio Taioli, Lucia Veronesi, Yevgeny Yufit.

È invece una una selezione di video d'artista Stazione eretta, a cura di Mario Gorni in collaborazione con Careof, con Marina Ballo Charmet, Roberta Baldaro, Massimo Bartolini, Davide Bertocchi, Elisabetta Di Sopra, Michael Fliri, Maria Friberg, Meri Gorni, Sabina Grasso, Orestis Mavroudis, Ottonella Mocellin, Bruno Muzzolini, Christian Niccoli, Benedetta Panisson, Stefano Pasquini, Oliver Pietsch, Mariuccia Pisani, Stefano Romano, Emilia Scharfe, Cesare Viel e Luca Vitone: un ventaglio di riflessioni e di performance fra di loro profondamente diverse e tutte calibrate attorno alla forza, all'uso, o all'inutilità dei piedi, tanto da indicarne la centralità nell'azione quotidiana.

La sezione Babelfish, dedicata alla giovane arte, presenta Mi tentano paesaggi, senza alcuna idea di movimento, progetto curatoriale di Giangavino Pazzola con opere di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Renato Leotta, Enrico Piras e Alessandro Sau.

L'affascinante e inesauribile universo di internet, è alla base di Scrumbled web, viaggio nella rete a cura di Antonello Fresu e Ivo Serafino Fenu, che accosta video d'artista, cortometraggi, e documentari d'autore a materiali d'archivio e filmati amatoriali. Le mostre saranno visitabili domani (domenica 10) dalle 18 alle 23, e da lunedì fino a sabato con orario continuato dalle ore 12 alle ore 01.

Continuano domani anche gli appuntamenti di Green Jazz, il progetto di sensibilizzazione ambientale di Time in Jazz, che punta anche alla promozione dei prodotti enogastronomici locali a "chilometro zero": quest'anno sono le degustazioni e le iniziative riunite sotto l'insegna Sentieri di... vino a guidare il pubblico verso la scoperta delle produzioni caratteristiche del territorio che ospita il festival, con specifici incontri a tema. Il primo corner "Sapori di...vino" è in programma domani, in coincidenza con il concerto di Elina Duni a Loiri Porto San Paolo presso lo Stagno di Porto Taverna, alle 18.

Lunedì (11 agosto), la terza giornata del festival si apre alle 11 tra le rovine del Castello dei Doria a Chiaramonti con il duo clarinetto e pianoforte formato dai fiorentini Nico Gori e Alessandro Lanzoni. Quindi tappa a Calangianus, nel pomeriggio, alle 18, per il piano solo di Julian Mazzariello. Poi, in serata, la musica approda finalmente a Berchidda per un doppio concerto al Centro Laber sotto l'insegna del progetto transfrontaliero Sonata di Mare: alle 21.30, "In mezzo c'è solo... il mare", produzione originale con le musiche, la direzione e gli arrangiamenti di Rosario Bonaccorso; alle 23.30, "7 modi", un concerto ispirato alla cultura mediterranea e alle antiche civiltà, firmato dal sassofonista Stefano "Cocco" Cantini.
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