Una preghiera in musica realizzata dai giovani musicisti del Conservatorio di Genova per i medici e operatori sanitari deceduti.

L'idea di una registrazione in remoto viene dalla necessità di continuare a fare musica insieme e mantenere attiva la percezione umana tra amici/colleghi.

Il lavoro si è rivelato complesso (circa 70 ore tra registrazione ed editing audio e video): diverso è infatti registrare "musica colta" da ciò che si può fare con la musica pop, dove i parametri e le esigenze interpretative sono decisamente più elementari e non a caso la strada sino ad ora era stata praticata solo da grandi teatri come Scala e Santa Cecilia.

Il passo successivo, spontaneo, è stato quello di dedicare il video ai caduti tra il personale sanitario: molti dei famigliari dei ragazzi sono infatti dell'orchestra sono medici, infermieri, operatori sanitari e volontari.

(Unioneonline/v.l.)
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