Kiev. Dopo il tour che lo ha portato ad Atene, Parigi e Madrid, Volodymyr Zelensky arriva in Turchia per incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan e l’inviato speciale Usa Steve Witkoff, con il proposito di presentare nuove «soluzioni» per arrivare alla pace. Ma Mosca fa sapere che non invierà suoi rappresentanti ai colloqui, aspettando «informazioni su cosa si discuterà effettivamente». Forse non è un caso che, proprio alla vigilia degli incontri, lo Stato maggiore ucraino abbia affermato di essere tornato ad usare dopo diversi mesi i missili americani Atacms, con una gittata fino a 300 chilometri, «per un attacco mirato contro strutture militari sul territorio russo». E questo, ha aggiunto, conferma «l’incrollabile impegno dell’Ucraina nei confronti della propria sovranità».
Intanto la Polonia punta il dito contro la Russia per i due episodi di sabotaggio ferroviario avvenuti nel fine settimana sul suo territorio. Il premier Donald Tusk, parlando in Parlamento, ha detto che gli autori sono «due cittadini ucraini che operano e collaborano da molto tempo con i servizi russi» e che dopo l’azione sarebbero fuggiti in Bielorussia. «Sarebbe strano se non incolpassero prima la Russia, lì la russofobia prospera», ha risposto il Cremlino. «Avvicinare con tutte le nostre forze la fine della guerra è la priorità assoluta dell'Ucraina», ha detto Zelensky parlando dei colloqui in programma in Turchia. Significativa la presenza di Witkoff, che negli ultimi mesi ha incontrato più volte al Cremlino il presidente russo Vladimir Putin. Per il leader ucraino, ha detto all'agenzia Afp un funzionario di Kiev, è di primaria importanza «tornare a fare impegnare gli Stati Uniti negli sforzi di pace». Dovrebbe trattarsi dunque di una messa a punto delle iniziative sia con gli Usa sia con la parte turca, che ha finora organizzato e ospitato, a Istanbul, le sole tornate di negoziati tra delegazioni ucraina e russa. Ma ancora non si parla di ripresa di trattative dirette tra Kiev e Mosca. «Per ora questi contatti si svolgono senza la partecipazione russa», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che «al momento non ci sono piani concreti» per nuovi contatti fra Putin e Witkoff dopo i colloqui in Turchia.
Zelensky, che a Parigi aveva incassato una lettera d’intenti che promette futuri accordi sulla fornitura di armi francesi, compresi fino a 100 caccia Rafale, a Madrid ha ottenuto un nuovo stanziamento per aiuti militari da 615 milioni di euro da parte del premier Pedro Sanchez.
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