«Bello ma poco funzionale». Lo definisce così Francesco Asaro, titolare del negozio di modellismo e giocattoli aperto dal 1969. Un anno dopo la riapertura di viale Trieste e in attesa dei lavori previsti per il secondo tratto, il bilancio dei commercianti è tutt’altro che positivo. «Pensata così la strada è poco fruibile. I cagliaritani si devono riabituare, ma devono avere le possibilità di arrivare qui», dice ancora Asaro, «l’auspicio è quello di riprenderci».
Parcheggi
Tra le maggiori critiche ci sono quelle che riguardano i parcheggi: «Sono pochi e questo sicuramente non invoglia i clienti», commenta Bruno Carta che dal 1985 gestisce un emporio agrario. «Gli affari vanno malissimo, stanno chiudendo in tanti, compresi i bar e i negozi storici». È dello stesso avviso Italo Sulliotti, che da 63 anni vende liquori e vini all’inizio di viale Trieste: «La zona rossa di piazza del Carmine non ci aiuta. Le persone hanno paura, bisognerebbe invece fare più controlli e dire che è più sicura».
Illuminazione
L’altro tasto dolente sono le luci. «La sera la via è troppo buia, l’illuminazione non è sufficiente», segnala Luigi Sandali, che porta avanti la rivendita di prodotti per agricoltura e giardinaggio aperta da tre generazioni. «Hanno distrutto viale Trieste e aumentato il traffico. Con la strada così stretta in alcuni momenti hanno difficoltà a passare persino le ambulanze», la critica di Sandali, che lancia anche una proposta: «Perché non portare qui i mercatini di Natale?».
I prossimi lavori
Viale Trieste è destinata a cambiare ancora con i lavori che riguarderanno il secondo tratto della strada: «Sarà in linea di continuità con il primo, ma introducendo alcune differenze legate alla specificità del contesto», spiega Yuri Marcialis, l’assessore comunale alla Mobilità, «in particolare, dove la sezione stradale lo consente, abbiamo previsto il mantenimento dei parcheggi tra gli alberi, così da rispondere al meglio alle caratteristiche di questa parte del viale. Utilizzeremo gli stessi materiali del primo tratto per garantire uniformità e qualità. Li stiamo programmando anche per il futuro intervento su viale Sant’Avendrace».
Per quanto riguarda i tempi «il progetto esecutivo è attualmente in fase di verifica. Una volta conclusa, si potrà procedere con la gara per l’affidamento dei lavori. L’obiettivo è avere l’impresa aggiudicataria entro la prima metà del 2026, compatibilmente con i tempi tecnici».
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