I cantieri.

Tyrrhenian link tra ricorsi e reperti archeologici 

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Sul Tyrrhenian link tutto tace, ma si muove molto. Nel litorale quartese proseguono gli interventi per la posa del doppio cavo, a Selargius sulla carta i cantieri starebbero procedendo a scartamento ridotto in attesa delle integrazioni chieste dall’amministrazione di piazza Cellarium sul progetto della stazione di smistamento - una delle due centrali previste nelle campagne oltre la 554 - con alcune modifiche comunicate da Terna e sulle quali il Comune intende dire la sua. Nel frattempo si attendono le risposte mai arrivate sui ricorsi presentati per cercare di frenare l’avanzata del doppio cavo che collegherà l’Isola con la Sicilia. Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e la richiesta di sospensiva dell’autorizzazione ministeriale al progetto, supportata da una relazione agronomica che ha fatto emergere rischi per la salute e un possibile inquinamento elettromagnetico causato dalle due stazioni elettriche previste, sono state presentate al prefetto Giuseppe Castaldo all’inizio di maggio dai comitati che, da ormai quasi due anni, si stanno occupando della vicenda. Voci non confermate riferiscono anche di un ritrovamento archeologico: negli scavi per ripristinare un dislivello, sarebbe stato rinvenuto un reperto punico. Nella zona dove sono in corso gli scavi per il Tyrrhenian link, infatti, le scoperte di interesse archeologico non sono mai mancate.

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