Il caso.

Troppa elettricità dalle turbine, in Scozia l’ente di controllo paga i parchi per non produrne 

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Per la rivista Scenari economici il Regno Unito è finito in una morsa economico-ambientale. Infatti, bisogna pagare milioni di sterline per impedire ai parchi eolici di produrre, per evitare che sovraccarichino una rete elettrica in forte crisi. Un paradosso, che si traduce in un disastro economico e in uno spreco di soldi che ha come conseguenza l’aumento delle bollette. Sì, perché i destinatari finali, i pagatori del conto, sono i cittadini. E, in un periodo non proprio florido dal punto di vista economico, anche i residenti nel Regno Unito di sicuro avranno perso il loro proverbiale bon ton davanti a una situazione simile.

Il paradosso

L’operatore della rete elettrica del Regno Unito ha registrato un aumento dei costi di bilanciamento a causa del pagamento di compensi ai parchi eolici in Scozia affinché non producano elettricità per non sovraccaricare la rete limitata della regione ed evitare così altri guai. Eppure l’energia green è spacciata dappertutto come salvifica. Ma lo è davvero, anche quando è prodotta e utilizzata senza criterio?

Il dato

Quando la produzione eolica è elevata in regioni con reti limitate come la Scozia, il National Energy System Operator (Neso) deve intervenire per ridurre la produzione eolica e attivare fonti energetiche sostitutive in regioni non soggette a limitazioni, al fine di mantenere il sistema in equilibrio costante tra la domanda e l’offerta di elettricità, per evitare blackout, come accaduto in Spagna, Portogallo e parte della Francia il 28 aprile.

Per salvare la rete, l’ente in questione paga i fornitori di eolico per non produrre energia. Come riferisce sempre Scenari economici, «i costi complessivi di bilanciamento del Neso sono stati pari a 3,7 miliardi di dollari (2,7 miliardi di sterline) nell’anno finanziario 2024/2025, con un aumento del 10% rispetto all’anno fiscale precedente, secondo quanto riportato dal gestore della rete elettrica nel suo rapporto annuale».

I costi

I livelli di riduzione dell’energia eolica sono stati accresciuti dall’aggravarsi della congestione del sistema, in parte legato alle interruzioni programmate in Scozia, e all’elevata produzione eolica durante l’estate, mentre la capacità di trasferimento era al minimo. Tuttavia, l’elevato costo delle riduzioni di produzione dell’energia eolica mette in evidenza tutti i paradossi e i malfunzionamenti che stanno alla base del sistema di produzione e fornitura di energia elettrica. Insomma, si spreca denaro per evitare sprechi di energia.

Il conto naturalmente è a carico dei cittadini, fruitori e consumatori, ma per nulla responsabili di questa sostanziale incontrollabilità della rete.

Gli esempi della Spagna, del Portogallo e di parte della Francia sono solo l’antipasto di fenomeni ai quali presto potremmo doverci tutti abituare.

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