Una rete ferroviaria più moderna, porti e aeroporti interconnessi con il trasporto terrestre, una strategia per il trasporto merci e sostenibilità quale priorità assoluta. Questo prevede il nuovo Piano regionale dei trasporti di cui la Giunta Todde ha approvato lo schema preliminare a trent’anni dall’ultimo piano. La ferrovia – è spiegato in una nota della Regione – collegherà l’unico capoluogo in Italia senza il treno, Nuoro, con il resto della rete ferroviaria nazionale e la costa orientale, attraverso la direttrice Nuoro-Olbia. Gli scali aeroportuali e portuali assumeranno un ruolo centrale come porte di accesso all’Isola, logistica e trasporto merci saranno organizzati per superare le barriere dell’insularità, rendere le le imprese più competitive, creare collegamenti affidabili con i mercati nazionali e internazionali. «La Sardegna volta pagina – ha dichiarato la governatrice Alessandra Todde – questo è uno strumento che definirà, nei prossimi 10-15 anni, obiettivi, azioni e scelte strutturali per rendere più moderna, sostenibile e interconnessa la mobilità dell’Isola. Un passo atteso da troppo tempo, che finalmente pone fine a un vuoto di programmazione strategica che ha limitato la nostra capacità di costruire una rete dei trasporti all’altezza dei bisogni delle persone e dello sviluppo economico della Sardegna».
Ascolto dei territori
In tempi brevi sarà avviato un percorso di ascolto e confronto in tutti i territori. «Illustreremo la nostra visione, raccoglieremo osservazioni e contributi e lavoreremo insieme alla stesura del documento definitivo», ha aggiunto Todde, «una Sardegna che si muove meglio è una Sardegna più giusta, innovativa, interconnessa e più vicina all’Italia e all’Europa». «Ora si apre un’intensa attività di condivisione con il territorio – ha sottolineato l’assessora ai Trasporti Barbara Manca – che ci consentirà di illustrare nel dettaglio la nostra visione, raccogliere osservazioni, idee, e contributi da parte dei cittadini e di tutti i portatori di interesse, persone fisiche, aziende, enti locali, che porterà alla redazione della proposta definitiva di Piano. Una fase fondamentale quella del confronto con i territori perché solo con la condivisione e la compartecipazione degli obiettivi, ogni esigenza sarà soddisfatta».
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