Lunedì notte si è addormentato nella sua tenda, tranquillo, dopo una serata trascorsa a ridere e scherzare con gli amici. Riccardo Rundine amava la Valle della Luna e amava stare all’aperto davanti al mare di Capo Testa. Il 33enne, sassarese, era con i suoi amici sino a quando ha salutato tutti per andare a dormire. Nessun problema apparentemente, tutto filava liscio nel piccolo paradiso del litorale di Santa Teresa. Ma Riccardo Rundine ieri mattina non è uscito dalla tenda, questo ha insospettito le persone che erano in vacanza con lui. L’uomo è morto durante la notte, nessuno si è accorto della tragedia che si è consumata a Cala Grande. Rundine è stato trovato privo di vita, dentro la tenda che stava utilizzando da qualche giorno per poter ammirare il mare e i giganteschi massi di granito della Valle della Luna. Un amico, la persona che si era organizzata con lui per un soggiorno a Santa Teresa, ha dato subito l’allarme. Sul posto sono arrivati i medici del 118, i Carabinieri della Stazione di Santa Teresa e i colleghi della Compagnia di Tempio. L’ispezione dei militari e del personale medico nella tenda è stato il primo atto dell’inchiesta sul decesso di Rundine.
Una morte da spiegare
La Procura di Tempio è stata informata immediatamente del decesso e la pm Milena Aucona ha aperto un fascicolo (a quanto pare per morte come conseguenza di altro reato) sulla tragica fine del campeggiatore sassarese. Riccardo Rundine, stando alle prime verifiche dei magistrati di Tempio, non aveva problemi di salute, non era cardiopatico e non assumeva farmaci. I Carabinieri hanno immediatamente sentito il giovane che ha dato l’allarme, a quanto pare l’ultimo ad avere visto vivo Rundine, e altre persone che lunedì erano a Cala Grande. Va detto subito che la prima ispezione sul cadavere ha escluso traumi dovuti a cadute o ferite causate da condotte violente. Il tema delle indagini sulla morte del sassarese sembra essere un altro. La Procura di Tempio, infatti, sta cercando di capire se lunedì sera, qualcuno abbia dato sostanze stupefacenti alla vittima o medicinali. Si tratta solo di ipotesi per ora. Sarà determinante, da questo punto di vista, l’esito della autopsia che sarà disposta, probabilmente già questa mattina dalla pm di turno.
Gli interrogatori
I Carabinieri hanno acquisito informazioni dagli amici della vittima. Nessuno, lunedì sera, avrebbe notato qualcosa di anomalo o preoccupante. Una serata tra amici, bevande alcoliche come in altre occasioni e poi nella notte la tenda come riparo. I testimoni hanno confermato tutti la stessa versione dei fatti e, per ora, non ci sono contestazioni formali da parte della Procura di Tempio. Dopo il conferimento dell’incarico dell’autopsia, sarà possibile una previsione sulla restituzione della salma alla famiglia e solo dopo la conclusioni degli esami affidati al medico legale, i magistrati avranno le risposte che cercano.
La valle
Cala Grande, nota come Valle della Luna, è una meta per giovani di tutto il mondo. Lo scorso anno i Carabinieri della compagnia di Tempio, lo squadrone Cacciatori di Sardegna e la Polizia locale di Santa Teresa identificarono e sanzionarono (per campeggio abusivo) decine di persone. Ma ora le indagini riguardano ben altro.
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