Roma

Torre crollata, l’operaio non ce l’ha fatta 

Si è spento in ospedale il 66enne romeno rimasto undici ore sotto le macerie 

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Roma. Muove i primi passi l'indagine della Procura capitolina sul crollo parziale della Torre dei Conti, in cui si procede per omicidio colposo e disastro colposo. A perdere la vita, poco dopo la mezzanotte di ieri, è stato Octav Stroici, l'operaio rumeno di 66 anni morto per un arresto cardiaco in ospedale dopo essere rimasto per oltre undici ore sotto le macerie. Il sindaco Roberto Gualtieri ha dichiarato per oggi il lutto cittadino.

Le indagini

Il lavoro della Procura viaggia sostanzialmente su due binari: da un lato si punta ad accertare la dinamica di quanto avvenuto con l'affidamento di una consulenza tecnica che non paventava il rischio crolli; dall'altro si indaga sull'iter di assegnazione dell'appalto finanziato con i fondi del Pnnr. La Torre dei Conti era interessata a un intervento di «restauro e allestimento» all’interno del progetto “Caput Mundi – Next Generation Eu per grandi eventi turistici”, da oltre 56 milioni.

I punti da chiarire

L’attività dei pm parte con l'acquisizione di tutti gli atti relativi alla gara di appalto. L’obiettivo è accertare la sussistenza dei requisiti da parte della società a cui erano stati affidati i lavori per uno dei monumenti medievali sopravvissuto alla realizzazione di via dei Fori Imperiali, durante il ventennio fascista. Al momento il procedimento è contro ignoti, un modello 44 in cui si ipotizza anche il reato di lesioni colpose: tutte le fattispecie contestate sono commesse in violazione della normativa antinfortunistica. Gli inquirenti, inoltre, hanno disposto una consulenza, affidata ad ingegneri strutturisti, al fine di accertare se i lavori avviati fossero adeguati al tipo di edificio.

Drone in volo

In questo ambito, ieri pomeriggio i carabinieri e i consulenti hanno effettuato un lungo sopralluogo sull'area interessata dal crollo e ora messa sotto sequestro. Nel corso dell'attività tecnica si è sollevato in volo anche un drone per perlustrare dall’alto la situazione. Verifiche saranno svolte anche sul tipo di impalcature utilizzate dalla ditta e sull'equipaggiamento utilizzato dagli operai. Altro segmento investigativo è dedicato a capire se prima del crollo, avvenuto intorno a mezzogiorno di lunedì, ci fossero stati segnali, eventuali episodi di microcedimento che avrebbero dovuto fare scattare l'alert sulla tenuta della Torre. Fondamentale, in tal senso, sarà il racconto degli operai sopravvissuti. La polizia giudiziaria ha già cominciato ad ascoltarli, ma non è escluso che il personale presente nella Torre al momento del crollo possa essere nuovamente sentito dai magistrati inquirenti. Nei prossimi giorni verifiche statiche verranno eseguite anche negli edifici limitrofi nella zona di piazza Corrado Ricci. Si attende intanto che la Procura affidi l’incarico per svolgere l’autopsia sul corpo dell’operaio morto.

La solidarietà

Ieri i sindacati hanno raggiunto ai Fori imperiali in memoria di Octav Stroici. «Basta morti sul lavoro», si leggeva sullo striscione che ha aperto la fiaccolata al Colosseo. Arrivati al punto del crollo, i colleghi dell’operaio hanno gridato «ad Octav, siamo qui per te». Al presidio ha partecipato anche Gualtieri, assieme a molti esponenti di partito e sindacalisti. In occasione del lutto cittadino, oggi le bandiere nella Capitale saranno a mezz’asta.

Altro incidente

Ieri un altro morto sul lavoro si è contato a Grignano, in provincia di Rovigo. È caduto da un silos, da un’altezza di dieci metri. Stava sistemando la struttura in una ditta che produce mais. L’operaio si chiamava Mirco Furlin, aveva 47 anni ed era di Monselice (Padova).

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