Ieri a Orotelli l’avvio delle celebrazioni per il 130° anniversario dalla nascita di Salvatore Cambosu, uno tra i più importanti uomini di cultura della Sardegna del Novecento. Ha partecipato anche la presidente della Regione Alessandra Todde che si è confrontata con il sindaco e i componenti della Fondazione Cambosu sulle iniziative da portare avanti nei prossimi mesi: dalla prossima inaugurazione del museo dedicato allo scrittore, fino a nuovi progetti per il territorio. «Abbiamo parlato di trasporti, un tema centrale per una comunità come quella di Orotelli. È importante rimettere al centro i bisogni delle persone, degli studenti e di chi ogni giorno si sposta per lavoro o per cura e ha scelto di vivere nelle aree interne». “Mi piace ricordare Salvatore Cambosu come un grande maestro della nostra identità – ha sottolineato la presidente Todde – e ringrazio la Fondazione per il lavoro appassionato con cui continua a far conoscere e amare la sua opera”.
Protagonista della giornata è stato comunque “lo scrittore nascosto”, come è anche conosciuto Salvatore Cambosu. Scrittore, giornalista e maestro, insegnante (anche di Maria Lai, che lo considerava suo maestro spirtuale), Cambosu ha saputo raccontare come pochi altri l’anima profonda dell’isola.
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