Consiglio.

Tassa di soggiorno, Zedda tira dritto e difende l’aumento 

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L’annuncio di Massimo Zedda sul raddoppio delle tariffe della tassa di soggiorno (che potrebbe portare 3 milioni all’anno nelle casse del Comune) aveva scatenato la protesta di Federalberghi. «Un aumento senza preavviso, a quindici giorni dalla fine dell’anno, esporrebbe il comparto ricettivo a una grave perdita di credibilità». Ieri, a margine della conclusione del dibattito sul Bilancio, il sindaco è tornato a spiegare che «anche con le nuove tariffe, Cagliari sarà una delle città con la tassa di soggiorno tra le più basse in Italia». Ma soprattutto, ha rassicurato ancora una volta la «volontà dell’amministrazione di concordare con gli operatori come utilizzarla, fermo restando che noi vogliamo che dia benefici rispetto allo scopo per cui nasce». Tradotto: i soldi verranno utilizzati solo per il turismo. Che vuol dire molte cose: «Animare la città sul piano culturale, Sant’Efisio, organizzare eventi e spettacoli, garantire miglior decoro, fare promozione turistica, sportiva». In sintesi, «per tutto ciò che determina un’attrazione», aggiunge. «Appena decideremo l’aumento, cercheremo di capire come utilizzare le risorse», conclude Zedda.

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