Fioccano le proteste tra i residenti per l’aumento della Tari. Da qualche giorno in città sono in consegna gli avvisi di pagamento della tariffa per il servizio di raccolta differenziata e igiene urbana relativa al 2025 e sui social è partito il tam tam con gli utenti che a catena snocciolano cifre: da chi ha avuto un aumento di 20 euro fino a chi addirittura scrive di quasi 200 euro in pochi anni.
Il Comune
A fare chiarezza ci pensa l’amministrazione: «Si, gli aumenti ci sono stati. È innegabile», commenta laconico l’assessore Walter Caredda con delega all’igiene urbana, «ma non è certo una nostra volontà, noi non abbiamo certo intenzione di vessare i cittadini, anzi tutt’altro. Purtroppo però siamo stati costretti a fare i conti con tutta una serie di aumenti che sono andati a influire sui costi del servizio e quindi anche dell’appalto. Stiamo parlando dei costi relativi ai trasporti, a quelli per i conferimenti e anche al rinnovo contrattuale degli operatori. Tutte queste voci vanno a incidere sulla tariffa che ognuno di noi deve pagare. Ci tengo a precisare», aggiunge Caredda, «che la tariffa è aumentata sensibilmente anche per la mia utenza».
«Comune virtuoso»
Un ulteriore precisazione arriva dall’assessore al Bilancio e tributi Carlo Secci: «Il nostro comune è stato molto virtuoso, infatti rispetto ad altri comuni è riuscito a contenere gli aumenti che sono stati dall’anno 2024 all’anno 2025 nella misura del 7,89 per cento. Ad esempio per un nucleo familiare composto da 3 persone con un’abitazione di 100 metri quadri il costo è passato da euro 316 del 2024 ad euro 338,59, pertanto per questo nucleo familiare la Tari è aumentata percentualmente nella misura del 7,12 per cento».
Cresciuti i servizi
I motivi degli aumenti sono diversi, spiega ancora Carlo Secci: «I costi sono aumentati perché sono cresciuti anche i servizi: la pulizia delle strade e delle piazze, oltre i più passaggi per l'umido a Sant’Isidoro. A questo aggiungiamo le spese relative al ritiro dei rifiuti che vengono lasciati in giro per la città che sono un costo enorme e deve essere diviso tra i cittadini che onestamente pagano già per intero con la tari il costo del servizio. Infine», conclude l’assessore al Bilancio, «si deve tener conto anche degli aumenti imposti dall’alto, come le componenti perequative che vanno a incidere direttamente sulla tariffa finale».
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