Nota interna del commissario Mario Palermo

Sospesi i ricoveri all’Aou di Sassari: solo interventi urgenti 

Basta l’influenza anticipata per mandare in tilt il sistema 

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La tempesta perfetta si abbatte sulla Aou di Sassari e la sanità di un intero territorio. E a mettere nero su bianco l’esito della tormenta che agita i reparti ospedalieri è il commissario straordinario dell’Azienda, Mario Palermo che, ieri all’ora di pranzo, ha disposto la sospensione dei ricoveri in elezione. Fulmine in picchiata su un cielo già coperto da nuvole nere, visto che gli allarmi sul sovraffollamento e le insufficienze della struttura risuonavano da tempo. Con il panorama di barelle ad affollare i corridoi, più volte denunciato, ed evocato da Palermo nella nota inviata a direttrici e direttori di riferimento, delle strutture complesse e semplici dipartimenti. Per tutti loro l’ordine è di mettere in pausa i ricoveri programmati. «Ad esclusione - scrive - delle urgenze differibili non procrastinabili secondo valutazione clinica del direttore della rispettiva Struttura Complessa».

Troppa pressione

Una mazzata per chi era in attesa di un intervento e a cui la misura, definita “temporanea e straordinaria”, non dà alcuna assicurazione sul futuro. «Le pressioni assistenziali - spiega il documento - hanno raggiunto livelli tali da compromettere in modo rilevante la funzionalità del pronto soccorso e dei reparti di degenza». L’incipit prelude all’elenco di sofferenze note e a cui si è aggiunto un ulteriore fattore negativo. «L’anticipazione, rispetto agli anni precedenti, dell’incremento stagionale delle sindromi respiratorie, con conseguente aumento dell’input verso il pronto soccorso e i reparti internistici».

I sindacati

«È evidente- ribatte la Fp Cgil e il suo segretario Antonio Riu- che in un ospedale con un’organizzazione più solida e un adeguato numero di operatori l’effetto sarebbe stato molto meno grave. L’influenza ha acuito il problema, non lo ha creato». La malattia, continua la direzione generale, incide «sulla cronica insufficienza della capacità di dimissione, aggravata dal numero elevato di pazienti in attesa di collocazione territoriale”. I nodi vengono al pettine, interviene la Cisl Fp. «Troppo spesso- riferisce in questo senso il segretario generale Antonio Monni- i reparti trattengono pazienti già stabilizzati per mancanza di strutture di continuità assistenziale o per ritardi nei percorsi amministrativi, contribuendo così alla saturazione dei posti letto».

Nord Sardegna scoperto

In realtà è un intero schema assistenziale del Nord Sardegna a implodere perché l’hub di Sassari, e il suo Dipartimento di Emergenza e Accettazione di II livello, accoglie un’utenza esorbitante rispetto alle sue possibilità a causa della crisi sul territorio. Persone che arrivano da tutto il Sassarese, e anche dalla Gallura, congestionano le risorse allo stremo dell’Azienda. E in questo quadro estremo si sommano le infezioni legate all’assistenza dove, riporta il commissario, “la situazione di sovraffollamento aumenta ulteriormente il rischio clinico e organizzativo, alimentando un circolo vizioso che impatta sulla sicurezza dei pazienti, sul carico del lavoro del personale e sulla disponibilità dei posti letto”. E si ritorna così all’assunto di partenza, la sospensione dei ricoveri in elezione che però non coinvolge le strutture con disponibilità di posti letto. «Intanto però - attacca la segretaria territoriale della Uil Fpl, Mariangela Campus - chi ha i soldi si fa operare in privato. C’è da vergognarsi. Il sistema ormai è al collasso».

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