Il caso.

Solo sei pediatri su tredici in servizio nell’Oristanese: e il Pronto soccorso va in tilt 

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«La Asl vicina ai piccoli pazienti»; con un pugno di pediatri lo slogan dell’Azienda oristanese sa di affetto che tenta di addolcire la realtà. Si fa quel che si può per i tredicimila circa bambini tra 0 e 14 anni; in qualche territorio qualcosa in più, in altre zero. Il dato Asl aggiornato a ieri precisa che l’intera provincia di Oristano su tredici pediatri in “organico” ne conta meno della metà: sei. Tre operano nel Distretto sanitario di Oristano, il più numeroso, due in quello di Ales-Terralba e uno solo a Ghilarza-Bosa. Numeri da assistenza negata nel vero senso della parola.

Pronto soccorso in tilt

I Distretti a loro volta sono divisi in “ambiti territoriali” in alcuni dei quali il pediatra non lo vedono da mesi. L’Ambito 2 di Oristano, sedici paesi in tutto, è uno di questi. Scrive l’Asl 5 di essere «Sensibile alle problematiche di salute di tutti i piccoli pazienti dell’Oristanese l’azienda li sostiene attraverso diversi percorsi di assistenza». Quindi non solo attraverso la strada maestra della libera scelta teoricamente possibile ma impraticabile da mesi e mesi, ma anche con la specialistica ambulatoriale al poliambulatorio di Oristano per i pazienti senza pediatri e in caso di urgenza al superaffollato pronto soccorso pediatrico al San Martino. Dal primo di gennaio fino a metà novembre sono stati registrati 3.936 accessi: 12 bambini di media al giorno. Numeri da medici senza frontiere.

Le proteste

Alessio (non pubblichiamo il cognome per tutelare i minori) di Baratili San Pietro, padre di due bambini, è uno che si scontra con la dura realtà dell’anemica sanità pubblica pediatrica. «A quanto pare – ci scrive - la salute dei bambini in provincia di Oristano è cosa di poco conto. Il tema è legato all’illusione sfumata per centinaia di famiglie da mesi senza pediatra. Dal primo del mese prende servizio una nuova pediatra ma solo per il comune di Oristano, Cabras e altri sei o sette. Scopriamo solo avant’ieri, sballottati da una parte all’altra, che per moltissimi comuni del distretto non c’è speranza. E così i bambini, anche per una febbriciattola, siamo costretti a portarli al Pronto soccorso intasando il reparto pediatrico da mesi e anche per ottenere il certificato per un semplice antibiotico. Per cortesia non parliamo più di rivitalizzare i piccoli paesi se ci tolgono anche l’assistenza ai nostri figli. Li abbiano voluti? Ebbene pedaliamo. Ma se ci tolgono manubrio, ruote, pedali e sellino non è possibile».

Comuni in campo

Il presidente della Conferenza socio-sanitaria dei sindaci del Distretto di Oristano, Luigi Tedeschi, ha convocato per martedì 9 i componenti dell’organismo per discutere delle emergenze: «La situazione è pesante e va affrontata con decisione, le difficoltà le conosciamo ma non possono gravare sempre e solo sui piccoli comuni», afferma il primo cittadino di San Vero Milis.

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