Emergenza.

Siniscola, divieto di balneazione a Santa Lucia 

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Scatta l’allarme sulle coste di Siniscola: le analisi effettuate lunedì dall’Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna) nelle acque della spiaggia della Torre, a Santa Lucia, hanno rilevato livelli di Escherichia Coli ben oltre i limiti di legge. Secondo i dati ufficiali, il valore registrato è stato di 1.091 unità per 100 millilitri, più del doppio rispetto al limite massimo consentito di 500 unità/100 ml. Un superamento che ha fatto scattare l’immediata ordinanza di divieto temporaneo di balneazione firmata dal sindaco Gianluigi Farris. «Stiamo cercando di capire cosa sia successo - ha dichiarato il primo cittadino -. I tecnici comunali e le forze dell’ordine stanno verificando la presenza di eventuali sversamenti non autorizzati o altre criticità ambientali che possano aver causato l’inquinamento». E poi, alludendo a eventuali scarichi da imbarcazioni, aggiunge: «Non vorremmo che si crei una situazione simile a quella del Poetto». In attesa di nuovi campionamenti, previsti nei prossimi giorni, l’amministrazione comunale invita a rispettare rigorosamente il divieto. La zona interessata è quella del litorale antistante la Torre di Santa Lucia, molto frequentata in estate, risulta quindi temporaneamente non idonea alla balneazione. L’ufficio tecnico comunale e la polizia locale hanno provveduto a posizionare i cartelli di avviso. Resta da chiarire l’origine dell’inquinamento, e capire se si tratti di un evento isolato o sia spia di un problema più ampio.

I prossimi accertamenti potranno stabilire quando sarà possibile revocare il divieto. (f. le.)

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