Il conflitto

«Siamo a un bivio: perdiamo un alleato o la nostra dignità» 

Zelensky alla nazione: pressioni per il piano di pace Usa-Russia 

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Kiev . Volodymyr Zelensky è di fronte probabilmente all’ora più buia. E nel suo video messaggio al popolo ucraino non ha nascosto le difficoltà che il Paese deve ora affrontare dopo l’arrivo del piano Usa-Russia per la pace. «Siamo in uno dei momenti più difficili della nostra storia. La pressione sull’Ucraina è al suo massimo. L’Ucraina potrebbe ora trovarsi di fronte a una scelta molto difficile: o la perdita della sua dignità o il rischio di perdere un partner chiave».

Quei primi giorni

Il tempo corre, Donald Trump ha dato l’ultimatum: scegliere entro giovedì o altro. Zelensky è alle corde, stretto tra gli scandali sulla corruzione, casse dell’erario quasi vuote e una situazione al fronte complicata. «L’Ucraina non deve rivivere il déjà vu del 24 febbraio, quando ci sentivamo soli, quando nessuno poteva fermare la Russia tranne il nostro eroico popolo, che si è eretto come un muro contro l’esercito di Putin». Furono i giorni della gloria, quando Zelensky si trasformò in un Churchill del 21esimo secolo e, mostrandosi sui social dal cortile di palazzo Mariinsky a Kiev, rassicurò il suo popolo che non aveva abbandonato la capitale, come la disinformatia russa ripeteva.

Attacchi dal cielo

Ma quel tempo non c’è più, i suoi rating scendono, gli ucraini sono stanchi, le truppe al fronte mormorano. Come potrebbe reagire il Paese a una pace forzata che prevede una mutilazione de facto, è un’incognita. Intanto proseguono gli attacchi russi dall’aria, con morti e feriti a Zaporizhzhia. Una bomba ad alto potenziale ha colpito un mercato nel quartiere di Shevchenkivskyi. A Ternopil, nella parte occidentale dell’Ucraina, il sindaco ha detto che è salito a 31 morti, tra cui sei minori, e a 94 feriti il bilancio del bombardamento russo del 19 novembre, con dieci dispersi. Una visita del presidente Vladimir Putin, in divisa mimetica, ad un comando vicino alla linea del fronte, ha offerto l'occasione agli alti ufficiali per annunciare nuove vittorie. In particolare con la conquista di Kupyansk, dove secondo i russi rimarrebbero solo «gruppi sparsi di militari ucraini».

L’avanzata

Mosca ha affermato di avere ormai preso il controllo anche del 75% della città di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, e di «oltre l’80%» di quella di Vovchansk, nel Kharkiv. Inoltre, secondo Putin, combattimenti sono in corso all’interno della cittadina di Kostjantynivka, nel distretto di Kramatorsk, nel Donetsk. Senza l’aiuto degli Usa, la guerra per Kiev si farebbe ancora più dura. L'Europa è dalla parte di Zelensky. Ma anche volendo, certe cose non le può fare. E Zelensky lo sa.

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