«Gli spazi non sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno e la domanda di aree e servizi portuali risultando il programma, sotto questo aspetto, sottodimensionato». Secondo il Comune di Tortolì, al porto di Arbatax mancano ormeggi per i pescherecci, per le motonavi che effettuano le minicrociere sulla costa e la viabilità è limitata dall’indisponibilità al transito della banchina “Saipem” che vieta il collegamento tra i moli di ponente e riva con levante. Il Comune, previo incontro con gli operatori portuali, ha bocciato la nuova geografia del porto. Sul Documento di programmazione strategica predisposto dall’Autorità di sistema del mare di Sardegna, approvato il 14 luglio scorso dal Comitato di gestione, l’ente ha espresso più di una perplessità.
Le incognite
Le criticità sono contenute in un fascicolo con le relative osservazioni . «Il Documento di programmazione - osserva l’amministrazione comunale - non tiene conto in relazione alla vocazione ittica della presenza all’interno del porto dei cinque pescherecci utilizzati per la pesca costiera ravvicinata che attualmente ormeggiano nella banchina di ponente. C’è la necessità di prevedere una zona da destinare alla pesca costiera ravvicinata in corrispondenza della banchina di ponente in posizione tale da non subire interferenze con le lavorazioni che vengono e che saranno eseguite nella stessa banchina». Altro fattore rilevante nel sistema economico portuale è la presenza di diverse motonavi, che si muovono come un elefante in cristalleria. «Lo stesso Documento non tiene conto, in relazione alla vocazione “turistica”, della presenza di sei, sette barconi per il trasporto passeggeri alle cale, con una lunghezza compresa tra i 25 e i 35 metri, che attualmente ormeggiano nella banchina di riva. Occorre prevedere una zona da destinare all’ormeggio di queste imbarcazioni all’altezza della banchina di riva».
Confini in bilico
I confini tracciati dal Documento dell’Authority si spingono anche oltre la chiesa di Stella Maris. Altro aspetto che ha fatto storcere il naso durante gli incontri informativi. Il Comune lo evidenzia: «Il Centro matrice di Arbatax, disciplinato dal Piano particolareggiato è di per sé abbastanza vincolante. Bisogna rivedere la delimitazione di tale ambito e del limite dell’area funzionale, in modo che la delimitazione segua, a partire dal passaggio a livello all’altezza dell’ingresso dell’Intermare, tutta la via Lungomare sino all’ingresso del piazzale Scogli Rossi». Il Comune sollecita interventi all’incompiuta stazione marittima: «Si proceda con celerità alla spendita dei 10 milioni di euro per la riqualificazione, prevedendo un intervento di potenziamento del molo foraneo».
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