La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane ha continuato a crescere nel 2024, superando per la prima volta la soglia dei 6.000 miliardi di euro. Il totale dei risparmi detenuti in strumenti finanziari – tra conti correnti, titoli, azioni, fondi comuni e assicurazioni – ha raggiunto quota 6.030 miliardi, in aumento di oltre 249 miliardi rispetto al 2023, pari a una crescita del 4,3%. Se si considera la variazione dal periodo “pre pandemia” ovvero dal 2019, l’ammontare complessivo dei salvadanai delle famiglie è salito di 1.367 miliardi (+29,3%). Lo rileva una analisi della Fabi, dalla quale emerge che la composizione del risparmio delle famiglie italiane svela scelte di investimento che non sono più ispirate all’inerzia, ma che puntano non solo al riequilibrio dei rendimenti bensì anche alla strategia.
Lo scenario
Una trasformazione silenziosa, ma profonda: in cima alla classifica ci sono le azioni, che rappresentano oggi il 29,1% del totale, pari a 1.755 miliardi, contro il 21,7% del 2019. Scende di pari passo la quota di liquidità detenuta nei portafogli: nel 2019 rappresentava il 31,1% del totale mentre ora si attesa al 26,4% del totale. In cinque anni si sono persi oltre 250 miliardi in contanti e depositi, a favore di alternative più redditizie. Un’altra svolta importante riguarda i titoli di Stato e le altre obbligazioni, che tornano protagonisti: la loro quota, dopo anni di disinteresse, risale all’8,2%, quasi tre punti in più rispetto al periodo pre-pandemico.
«Occorre che il risparmio delle famiglie italiane sia messo a frutto per sostenere l’economia reale, per finanziare l’innovazione, per dare respiro alle imprese e creare nuovi posti di lavoro. Non basta conservarlo: bisogna orientarlo con intelligenza e lungimiranza, senza mettere mai a rischio la sicurezza dei cittadini», ha spiegato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.
La Sardegna
E nell’Isola cosa succede? I depositi bancari di famiglie e imprese residenti in Sardegna hanno accelerato (2,7 per cento a dicembre su base annua, dallo 0,4 nello stesso mese del 2023). L’aumento, evidenzia l’ultimo report di Bankitalia sulla nostra regione «ha riguardato in egual misura i conti correnti e i depositi a risparmio, e si è intensificato nei primi mesi del 2025».
Nel 2024 il valore corrente della ricchezza netta delle famiglie sarde ammontava a 241 miliardi di euro, pari a 153.000 euro pro capite (191.000 la media nazionale). Rispetto all’anno precedente è cresciuto in termini nominali dell’1,5 per cento (4,5 la media italiana): dopo il lieve calo del 2022, le attività finanziarie hanno ripreso ad aumentare, riflettendo l’incremento delle componenti riferite ai titoli di Stato e alle quote di azioni e partecipazioni. Anche il valore delle attività reali è lievemente aumentato per effetto della dinamica dei prezzi delle abitazioni, che ne costituiscono la componente prevalente.
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