Is Canaleddus.

Ripulita la discarica di fronte al mare di Cala Regina 

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Quello che non ti aspetti e in un angolo di paradiso, tra la scarpata di Is Canaleddus e davanti a Cala Regina: il mare cristallino nello sfondo e dietro un mare di rifiuti. È qui che i volontari di Cittadinanza Attiva Oikos hanno recuperato in poche ore una tonnellata di spazzatura.

I numeri parlano da soli: 108 pneumatici recuperati, decine di sedili di auto, parti meccaniche e materiali industriali e tantissimi rifiuti domestici accumulati da decenni con circa 200 chili di vetro e lattine. E poi anche decine di giochini erotici un po’ per tutti i gusti e una bambola gonfiabile a conferma che la zona è ormai diventata il rifugio delle coppiette, che vanno a cercare notti d’amore davanti al mare, dopo essere state sfrattate ormai a tempo dal parcheggio di Margine Rosso davanti a Su Forti: dopo le proteste dei residenti lo spazio era stato illuminato.

«Abbiamo ridato vita a un’area naturale sul mare, devastata per anni dalla mano dell’uomo» spiega il presidente di Cittadinanza Attiva Oikos Michele Randaccio, «la scarpata di rifiuti prima della spiaggia di Is Canaleddus è stata finalmente bonificata grazie all’impegno di 15 volontari. Un lavoro enorme, reso possibile dalla fatica instancabile dei volontari che nei giorni scorsi avevano già portato via oltre 80 pneumatici e centinaia di chili di rifiuti. Adesso abbiamo completato l’opera».

Una volta che il sacchetto viene lanciato dal finestrino oltre il guardrail, la natura non può difendersi da sola. Perché i rifiuti non solo si abbandonano sul posto, ma si lanciano dalle auto in corsa, di rientro dalle giornate in spiaggia d’estate ma anche da chi passa in questa zona negli altri periodi dell’anno.

«Un grazie speciale» aggiunge Randaccio, «va ai volontari del gruppo Nudiverso, arrivati anche da lontano (come da Mogoro), per unire le forze in questa impresa. Siamo arrivati anche Cala Regina, dove ancora una volta tra la montagna di rifiuti abbiamo trovato di tutto, persino qualche “curioso” oggetto erotico per uomini e donne. La scarpata ora è finalmente pulita, ma il rio resta ancora pieno di ingombranti: ci torneremo presto». Purtroppo, il problema della gestione dei rifiuti, in particolare quelli provenienti da attività produttive, lavori edili e rifiuti speciali, non può essere affrontato solo dai singoli Comuni.

«Serve una visione e un’azione condivisa a livello provinciale, regionale e nazionale» conclude Randaccio, «perché non è solo la Sardegna a soffrire: è una realtà che tocca tutto il sud d’Italia e molte grandi città. Per noi, la salvaguardia e la protezione della terra che chiamiamo casa è una missione quotidiana.Lo facciamo in modo volontario, collaborando con la pubblica amministrazione e con chiunque voglia unire le forze per un futuro più pulito».

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