Israele.

Rimossi i generali in servizio il 7 ottobre: «Fallirono» 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

TEL AVIV. La mattina del 7 ottobre, le Forze di difesa israeliane hanno fallito nella loro missione principale: proteggere i civili dello Stato di Israele». Con questa motivazione, il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha preso la decisione di congedare diversi alti ufficiali dell'esercito, compresi tre generali in posti chiave, che prestavano servizio all'epoca del massacro compiuto da Hamas nel sud del Paese. Una decisione che ha rinnovato la tensione tra Zamir e il ministro della Difesa Israel Katz, accusato di usare l'esercito come strumento di propaganda politica sullo sfondo delle elezioni previste l'anno prossimo. Katz ha fatto sapere di non essere stato informato prima delle decisioni del capo di stato maggiore e ha annunciato il congelamento delle nomine di alto livello nell'Idf per 30 giorni, al fine di riesaminare il rapporto che chiudeva l'inchiesta sui fallimenti militari del 7 ottobre, presentato all'inizio di novembre dal generale in congedo Sami Turgeman e su cui Zamir ha basato le sue decisioni. «Sconcertante», che il ministro rimetta in discussione un rapporto che gli era già stato illustrato, ha commentato il capo dell'esercito, sottolineando che si tratta di un documento stilato «ad uso del comando dell'Idf e non per finalità politiche».

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

• Accedi agli articoli premium

• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?