In attesa delle elezioni provinciali del 29 settembre, tanti si chiedono quali proposte e quali programmi hanno i candidati. Diversamente rispetto al passato, non esiste un obbligo di presentazione ufficiale dei programmi, tutti però devono avere un sito internet che stanno organizzando dove allegare il curriculum e il casellario giudiziale di tutti coloro che sono in corsa.
Le priorità
Il percorso è sostituito da comunicati e soprattutto idee per il futuro del Sulcis Iglesiente. «La Provincia è commissariata da tredici anni. Il primo passo è ricostituire l’ente come soggetto istituzionale pienamente operativo, oggi svuotato di personale e professionalità». Lo afferma Mauro Usai, sindaco di Iglesias che guida la lista “Mauro Usai presidente”, delineando i punti cardine della sua visione amministrativa. La ricostruzione dell’ente deve partire dal potenziamento dell’organico: «Bisogna rafforzare la pianta organica per rimettere in moto la macchina amministrativa, individuando le priorità negli uffici e intervenendo là dove mancano le professionalità necessarie». Tra le priorità, la viabilità e il diritto allo studio: «Sono ambiti fondamentali su cui occorre agire subito, per restituire una prospettiva concreta al territorio. -aggiunge – Immagino una netta discontinuità con il passato». Discontinuità ma con uno sguardo attento ai piani strategici già tracciati: «Ripartire dal Piano strategico voluto da Tore Cherchi è essenziale. Quel documento resta una base solida su cui costruire. Tra le criticità più urgenti, quelle relative all’agricoltura». Sul fronte dello sviluppo, Usai sottolinea che oggi la Provincia ha finalmente accesso alla programmazione territoriale: «È il momento di individuare gli argomenti strategici, come le infrastrutture, e agire. Infine, un richiamo al turismo e all’identità del territorio: «Il Sulcis Iglesiente ha una forte identità mineraria, deve diventare una leva di sviluppo, non solo un’eredità del passato».
I temi
Altra lista, quella denominata “Contro Vento” che si definisce di centro-destra con componenti civiche. Partecipazione, competenze e ascolto del territorio, i 3 punti cardine messi al centro di un comunicato, in attesa del programma in fase di elaborazione. «È necessario il coinvolgimento di tutti per rimettere in piedi un ente intermedio importantissimo per i settori di competenza: viabilità, ambiente, edilizia scolastica, programmazione territoriale, istruzione e formazione, nonché una partecipazione attiva agli enti ad esso collegati - recita la nota dei rappresentanti di Contro Vento - Abbiamo ritenuto di poter mettere a disposizione di questo progetto le nostre specifiche competenze, esperienze e la conoscenza dell’intero territorio, volendo scardinare uno schema precostituito in cui il Presidente debba anche scegliere quali sindaci o consiglieri comunali debbano far parte del Consiglio provinciale e quali escludere». Il gruppo ritiene che«questa scelta debba essere presa da tutti gli aventi diritto al voto, nessuno escluso. Il nostro progetto è aperto al confronto e candida amministratori che porteranno anche le istanze che altri amministratori e cittadini ci segnaleranno, contribuendo inoltre in modo attivo con proposte di sviluppo concrete e realizzabili».
Il campo largo, o meglio, la lista “Noi per il Sulcis” tra i punti inseriti nel programma, dà priorità a: «Promuovere una nuova visione di sviluppo del nostro territorio, ritagliata sulle sue peculiarità, che possa proiettarlo nei decenni futuri». Tra i principali obiettivi quello di dare al territorio «una voce autorevole per affrontare la crisi industriale permanente, difendendo i lavoratori e gli operai, e rifiutando i ricatti delle multinazionali che hanno beneficiato a lungo del sostegno del territorio e oggi mostrano ingratitudine e disimpegno». Tra i temi spicca anche la sanità in crisi del territorio.
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