Regione

Province, Todde deve convocare le elezioni E spunta l’ipotesi rinvio 

Ma il Pd e i Progressisti insistono:  il voto di settembre non può slittare 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Una cosa è certa: entro luglio Alessandra Todde è tenuta a fissare la data delle elezioni provinciali di secondo livello, che comunque dovranno tenersi entro il mese di settembre. La tornata è improrogabile, ma forse questo non è chiaro a tutti. Per oggi dopo i lavori dell’Aula, infatti, sempre la presidente della Regione ha convocato un vertice di maggioranza per discutere proprio di Province. In particolare, dell’opportunità – sostengono fonti del Campo largo – di far slittare un appuntamento che non può essere più rinviato. A spingere in questa direzione sarebbe il M5S, il partito di Todde, mentre Pd e Progressisti hanno già chiarito che intendono rispettare la regola del voto tra un paio di mesi.

Rianimazione

D’altra parte, organi eletti (sia pure non dal popolo) al posto di amministratori straordinari sono ciò che manca – assieme a risorse finanziarie adeguate – per ridare smalto agli otto enti intermedi sardi. Otto – due Città metropolitane (Cagliari e Sassari) e sei Province (Ogliastra, Nuoro, Olbia, Oristano, Medio Campidano e Sulcis Iglesiente) – come previsto nella riforma varata dal centrodestra nel 2021, ma praticamente operativa solo da qualche settimana, cioè da quando si è completato ufficialmente il passaggio effettivo di competenze e strutture dai vecchi ai nuovi enti nella nuova configurazione a otto, e da quando – in occasione delle ultime amministrative - sono stati fatti i referendum nei Comuni che dovevano scegliere a quale ente aderire. Ultimo ostacolo, questo, all’indizione di elezioni. La rianimazione delle Province è quasi completata anche viste le risorse dedicate in Finanziaria con il fondo unico degli enti locali, e viste quelle che saranno inserite nell’assestamento di bilancio da approvare entro l’estate. In questo modo, entro l’anno si potrebbe entrare a regime raggiungendo, per esempio per le strade, gli standard di Anas che spende seimila euro per la manutenzione di un chilometro (contro i mille a disposizione delle Province per le strade di competenza).

In tutti questi anni – da quando cioè è diventata vittima dei tagli a causa della crisi economica, ma anche della farraginosità delle procedure amministrative per effetto di tre riforme regionali, una nazionale, e un referendum che ha cercato di abolirle – la macchina delle Province è andata avanti a tentoni. Ma è comunque andata avanti, conservando competenze sulle strade provinciali, le scuole e l’ambiente, ma con poche risorse (e sempre meno personale) a disposizione.

Venticinque anni

Per "questi anni” si intende dalla riforma del 2001 - che portò le Province dalle quattro storiche a otto – a oggi. Passando quindi per la crisi economica del 2008 che si portò dietro la legislazione della crisi, cioè i tagli di risorse (i tributi propri, Rc Auto e le trascrizioni) e di personale; per il referendum del 2012 grazie al quale vennero abolite quelle di nuova costituzione (Olbia, Medio Campidano, Ogliastra, Sulcis), fino alla legge Erriu (Giunta Pigliaru) che ha adattato la legge Delrio (che nel 2014 ha introdotto le elezioni di secondo livello) e istituito la Città metropolitana di Cagliari. Nel frattempo, dal punto di vista politico si è registrata la presa di posizione del Consiglio regionale all’unanimità che ha detto al Parlamento di cambiare la legge Delrio per tornare all’elezione diretta. Proposta che fa parte anche del programma di Governo nazionale portato avanti dalla Lega ma bloccato in Parlamento da FdI. Ma questo non svincola la presidente Todde dal dovere di convocare le elezioni (di secondo livello) per settembre. Lo chiede anche il Consiglio comunale con un ordine del giorno (prima firma Matteo Massa) in cui sollecita l’Assemblea sarda «affinché non vi siano ulteriori differimenti per l’indizione con decreto della presidente della Regione delle elezioni del Consiglio della Città Metropolitana di Cagliari da svolgersi entro settembre».

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

• Accedi agli articoli premium

• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?