Nuovi striscioni esposti davanti all’ospedale San Giuseppe di Isili

Pronto soccorso chiuso, la protesta non si ferma 

«Subito un incontro urgente con la Regione» 

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Occhi ancora puntati sull’ospedale San Giuseppe Calasanzio di Isili. Dopo lo striscione affisso dal primo cittadino Luca Pilia sulla ringhiera del cortile dell’ospedale, altre lenzuola bianche con le scritte rosse, sono state sistemate accanto a quello del sindaco attorno al presidio sanitario. Ieri mattina un altro è stato esposto nella chiesetta di San Sebastiano nell'isolotto sull’omonimo lago.

La Regione

Ieri sono arrivate le prime risposte da parte dalla Regione in seguito alle richieste del sindaco Luca Pilia e di Barbara Laconi, presidente della comunità montana Sarcidano-Barbagia di Seulo. Due lettere nelle quali l’assessorato guidato da Armando Bartolazzi sostiene di seguire «l’evolversi della situazione». «Comprendiamo la preoccupazione espressa - si legge nel documento –. Siamo consapevoli delle difficoltà che le chiusure del pronto soccorso causano ai cittadini, soprattutto alle fasce più vulnerabili». Consapevolezza dunque da parte dell’assessore e del suo staff (sulla situazione di criticità che sta vivendo il pronto soccorso di Isili), che ribadisce «di essere in continua interlocuzione con l’Azienda sanitaria locale competente al fine di individuare soluzioni che possano garantire la continuità e la qualità dell’assistenza sanitaria nel territorio». Nei documenti viene confermata la volontà di dare corso ad un incontro urgente e operativo da estendere a tutti gli amministratori «per affrontare con concretezza le problematiche evidenziate e lavorare insieme per il rafforzamento dei servizi sanitari locali».

Il sindaco

«Attendiamo la fissazione dell'incontro – dice il sindaco Luca Pilia – e ci auguriamo avvenga nel più breve tempo possibile. Il territorio ha patito disagi oramai da troppo tempo: occorre intervenire con urgenza. Non ci vorremmo trovare col pronto soccorso chiuso anche il prossimo fine settimana». Fiducioso il vice presidente della Comunità Montana, Giovanni Daga. «Sono certo che abbiano pienamente compreso che la situazione è drammatica – ha detto – tempo fa, l’assessore ci ha illustrato la volontà di ridistribuire le competenze tra i vari presìdi e di riequilibrare i flussi dell’utenza: non soltanto dall’interno verso Cagliari, ma anche da Cagliari verso Isili».

Il comitato

Cauto il “Comitato Sanita bene comune” che rimarca il ruolo fondamentale del pronto soccorso per la funzionalità dell'ospedale nel suo complesso. «Serve una Medicina che non collassi – ha detto il portavoce Luigi Pisci – come sta per accadere, e una Chirurgia su misura. Più in generale servirebbe un patto per le aree disagiate». Sui problemi dell’ospedale di Isli sono intervenuti a più riprese anche i sindacati Nursind e Uil. E adesso parte il conto alla rovescia in attesa dell’incontro in Regione. Con la speranza che arrivino risposte positive. Ma in tanti temono che il reparto di emergenza del pronto soccorso possa restare chiuso anche questo fine settimana.

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