Regione

Progressisti, ipotesi appoggio esterno 

Chiedono la sostituzione di Satta all’Agricoltura, ma Todde prende tempo 

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Nessun terremoto, almeno per il momento. Ma fino a quando la presidente della Regione non sostituirà l’assessore all’Agricoltura, i Progressisti si sentiranno liberi. Liberi come una forza politica di maggioranza a cui non è riferibile alcun assessore della Giunta Todde. Liberi di non sentirsi responsabili per qualsiasi azione discutibile promossa dall’assessato all’Agricoltura e non solo. Tutto questo perché, da Gian Franco Satta, il partito di Zedda, Agus e Uras non si sente più rappresentato da un pezzo. Ufficialmente dalla fase della formazione delle liste per le Comunali a Nuoro, quando l’assessore accusò il partito di aver aperto a forze esterne, iniziativa che, peraltro, aiutò il centrosinistra a stravincere nel capoluogo barbaricino. Da allora, in più di un’occasione, i vertici del partito hanno sollevato la questione. L’hanno fatto quasi due settimane fa, in un bilaterale tra Alessandra Todde e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, replicato anche due giorni fa.

Il nodo Uras

E ciò che emerge non promette nulla di buono per i Progressisti. Todde, infatti, sarebbe più propensa ad attuare l’avvicendamento dopo l’approvazione della legge Finanziaria, e non subito come chiesto dai vertici del partito alleato. Probabilmente la presidente non ha apprezzato la proposta ricevuta di sostituire Satta con l’ex senatore Luciano Uras, figura ritenuta forse “scomoda” visto che, almeno due volte da inizio legislatura, non è stato tenero con la Giunta di cui potrebbe far parte, parlando in un caso di «falsa partenza sulla sanità» e nell’altro di «esecutivo slegato dalla società».

L’orientamento

Tanti buoni motivi per convincere la governatrice a rinviare a gennaio, quando dovrà occuparsi di una verifica più generale che potrebbe riguardare anche gli assessorati agli Affari generali e personale e alla Sanità. Nel primo caso rischia di uscire dalla squadra Mariaelena Motzo (Uniti con Alessandra Todde), sembra per ragioni legate a incomprensioni con il movimento che l’ha indicata. Sulla Sanità ha detto quasi tutto la presidente, sottolineando che l’ipotesi di approdo di Desirè Manca non è realistica, ma sostenendo comunque la necessità di un cambio di passo. Questo potrebbe voler dire che l’attuale assessore Armando Bartolazzi è in via d’uscita. C’è un particolare: la delega resterà in quota M5S, e al momento è difficile immaginare un nome alternativo.

Le aziende sanitarie

E il Pd? I Dem non chiedono un quarta delega. Ma pretendono di avere voce in capitolo nelle nomine dei direttori generali delle Aziende sanitarie al posto dei commissari in scadenza (e che verranno prorogati). Il partito di Silvio Lai potrebbe indicare almeno quattro dg, compresi i due delle Asl più importanti, Cagliari e Sassari. Ieri si è anche riunito il gruppo in Consiglio regionale sotto la presidenza di Roberto Deriu. Slittato il confronto sull’opportunità di abbattere la tassa comunale sui biglietti aerei per la sola stagione invernale, ieri i consiglieri si sono limitati a deliberare di incaricare la presidente della commissione Cultura Camilla Soru di istruire le proposte di legge sulla riforma della formazione professionale e della cooperazione, e di incaricare il presidente della commissione Cultura, Salvatore Corrias, di istruire la proposta di riforma dell’agenzia Forestas.

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