Monte Mixi.

Ottanta famiglie ostaggio dei liquami 

Le piogge hanno causato nuovi gravi disagi in via Baccelli: «Siamo stanchi» 

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Sono passati solo due mesi dall’ultima esplosione di liquami in via Baccelli. La scorsa volta al civico 7, domenica notte il turno del civico 13. Quattro condomini da circa venti appartamenti l’uno, un totale di 80 famiglie sommerse da liquami.

Ieri un primo intervento di una squadra di Abbanoa, ma non basta. «È stato verificato, come già sapevamo, un blocco che ostruisce il defluire dei liquidi. La fogna è completamente intasata e un piccolo avvallamento determina il riproporsi del problema dopo ogni pioggia, ormai anche quelle meno pesanti» racconta Fabrizio Simula, inquilino del civico 13, «una pulizia così sommaria non è sufficiente, è necessario un intervento strutturale che risolva il problema una volta per tutte».

Odori nauseabondi, detriti dappertutto, difficoltà di accesso al palazzo a causa di un pozza ristagnante proprio davanti all’ingresso dei condomini: una vera e propria «trappola igienica» per i residenti. «L’unico modo per entrare e uscire di casa è calpestare melma e liquami. Non ne possiamo più», racconta Simula, «non possiamo passare le feste in queste condizioni. Faremo ancora appello al Comune». Episodi simili anche in altre vie di Monte Mixi, tra cui via Cagna, dove lo sversamento si ripete abitualmente dopo giornate di pioggia.

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