Sotto l’albero.

Oristano non rinuncia ai pacchi da scartare 

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La corsa ai regali è partita sul serio. Negli ultimi giorni prima di Natale Oristano ha cambiato marcia. Dopo un avvio fiacco, il centro storico si è riempito all’improvviso: gente a passeggio, sacchetti in mano e code davanti alle casse. Le luminarie hanno fatto da innesco, le vetrine vestite a festa il resto. Il risultato è incoraggiante: più ingressi nei negozi, più scontrini battuti, scaffali che iniziano a svuotarsi, soprattutto per i regali dell’ultimo minuto. È il classico rush finale. Quello che salva il bilancio e che, anche quest’anno, non ha tradito le attese. «Il regalo di Natale non manca mai, dai pensierini ai doni più importanti», raccontava nei giorni scorsi Valentina Ibba, dietro il bancone del suo negozio.

La spesa resta attenta, nessuna follia. Piuttosto piccoli pensieri concentrati negli ultimi giorni, quando il calendario non concede più rinvii. «Come ogni anno, l’ultima settimana è la più intensa», aveva previsto Daniela Garau, commerciante in piazza Roma. Copione rispettato. Il centro storico, intanto, torna a essere vissuto. Non solo shopping, ma soste, incontri, passeggiate lente. Un clima che aiuta il commercio e restituisce l’immagine di una città viva, almeno sotto Natale. E lo sguardo ora va oltre il 25 dicembre, verso il Capodanno. A Oristano cresce l’attesa per il concerto di Fedez in piazza Roma, evento di richiamo destinato a portare pubblico anche da fuori. Poco più a nord, Bosa punta sull’effetto nostalgia: per la notte di San Silvestro tra viale Repubblica e piazza Dante spazio allo show “Voglio tornare negli anni ’90”, tra musica, festa e Brindisi all’aperto.

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