Permettere un accesso più facile e riservato ai pazienti della struttura complessa di oncologia. Con questa finalità il reparto è stata trasferito dal terzo piano del corpo principale dell’ospedale Nostra Signora di Bonaria al piano terra del corpo aggiunto di fronte al Pronto soccorso.
Nuovi locali
«I vecchi locali non garantivano la necessaria privacy ai pazienti che ora avranno ben cinque stanze in cui ci sarà la somministrazione dei farmaci per la chemioterapia – rimarca il direttore sanitario della Asl del Medio Campidano Alessandro Baccoli –. Oltre alla presenza delle guardiole: il day hospital guadagnerà 64 metri quadrati. Inoltre tutte le stanze avranno l’ossigeno e ci saranno spazi distinti per tutte le altre attività come gli ambulatori e il centro di aiuto servizi (Cas), che orienta il paziente per muoversi nella parte diagnostica. I locali sono quelli in cui nel 2021 e 2022 venivano ospitati i pazienti positivi al Covid-19».
I lavori
Allo stesso tempo altri reparti dell’ospedale verranno ristrutturati e messi a nuovo come nel caso della Medicina, i cui lavori costeranno 600mila euro: «Tutte le stanze del reparto – continua Baccoli – risponderanno ai sistemi moderni di accreditamento sanitario. Le stanze non avranno più quattro ma due letti e saranno dotate di bagno, ci saranno nuovi arredi, un nuovo impianto elettrico, ambienti sperati per accogliere i pazienti e gli ambulatori. Nel frattempo la Medicina sarà spostata temporaneamente al terzo piano. in futuro, completato il nuovo ospedale, questo reparto potrà ospitare alcuni dei servizi sanitari ora sparsi nel territorio della Asl del Medio Campidano. I reparti del vecchio nosocomioaccoglieranno attività di degenza territoriale, l’hospice, ci sarà il centro delle demenze e altri servizi di lunga degenza che non possono trovare spazio nella nuova struttura». Nel nuovo reparto di Medicina ci saranno 34 posti letto più confortevoli e adatti alle esigenze dei pazienti. Da qualche tempo si sono conclusi, inoltre, i lavori del reparto di Ostetricia e ginecologia, che può contare di spazi molto confortevoli nelle quali alle neo mamme è permessa la pratica del rooming-in, ovvero poter tenere il bambino in camera.
L’urgenza
Uno degli artefici delle novità è Sergio Pili, direttore sanitario dell’ospedale: «Sono arrivato a San Gavino sei anni fa prima dell’avvento del Covid e mi sono reso conto del fatto che i lavori erano urgenti. Con altri due milioni saranno rimessi a nuovo i locali del Pronto soccorso che registra ogni anno oltre 17mila accessi».
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