Tragedia ad alta quota

Nepal, altri cinque italiani dispersi 

Si spera nelle nuove ricerche di oggi. Teramo prega per Di Marcello: «Il gps è attivo» 

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Teramo. Il bilancio del maltempo che ha imperversato sulle spedizioni di alpinisti italiani si fa più confuso e grave. Il 37enne Marco Di Marcello e il 29enne Markus Kirchler - che martedì venivano dati per morti come Alessandro Caputo (28 anni), Stefano Farronato (45) e Paolo Cocco (41) - ieri venivano nuovamente indicati come dispersi, sia pure con minime speranze di trovarli in vita. Ma sono considerati dispersi anche altri cinque italiani. Si tratta di un gruppo che non ha inviato comunicazioni all’agenzia responsabile dell’escursione, come invece era previsto dal programma, facendo scattare l’allerta.

Angoscia

I cinque, partiti da Como, sarebbero su un itinerario diverso da quello di Di Marcello e Kirchler e oggi dovrebbero riattivare i collegamenti con l’Italia, dove si aspetta con ansia. Per ora una nota del Dipartimento del Turismo nepalese afferma di «non avere notizie di sette alpinisti italiani dispersi». «Potrebbero essere escursionisti», aggiunge il direttore del Dipartimento, Himal Gautam, citato dai media locali. Ieri intanto a Castellalto, nel Teramano, è stata un’altra giornata di angoscia, nella speranza che qualche notizia smetisca le previsioni peggiori sul destino di Marco Di Marcello, biologo con la passione per la montagna. Martedì il corpo del fotografo Paolo Cocco, suo amico e conterraneo, è stato recuperato dai soccorritori, ma i familiari di Di Marcello rimangono ottimisti, affidandosi al suo segnale gps che ogni quattro ore continua ad aggiornarsi. «Siamo convinti che Marco sia vivo e che stia cercando con i mezzi a disposizione di farsi trovare - le parole del fratello Gianni - Sono sicuro che abbia messo il rilevatore in richiesta di soccorso, perché ha trasmesso diverse posizioni e con una frequenza più breve di aggiornamenti. Vediamo che si sposta in continuazione, lo ha fatto in salita di quota e ad una distanza di 500 metri da dove era in precedenza: poi torna indietro e noi crediamo che abbia trovato un cunicolo, abbia scavato una specie di riparo, almeno questa è la nostra speranza, dove raccogliersi per affrontare temperature e notte. Lui è forte, Marco ce la farà».

Lutto in Alto Adige

A Bolzano invece sono in molti a dare per certa la morte del 29enne Markus Kirchler, anche se il suo corpo non è stato trovato. Il suo ex istituto tecnico economico, l’Heinrich Kunter di Bolzano, lo ricorda sul suo sito come «un giovane riflessivo e determinato, che affrontava i suoi compiti con calma e passione. L’intera comunità scolastica è vicina, con il pensiero, alla sua famiglia e ai suoi amici». Ciò che è certo, al momento, è che gli italiani morti sulle montagne nepalesi sono tre: il 28enne milanese Alessandro Caputo, il 45enne veneto Stefano Farronato e il 41enne abruzzese Paolo Cocco. I primi due erano nello stesso gruppo, mentre Cocco faceva parte di una diversa spedizione, alla quale partecipavano anche i dispersi Di Marcello e Kirchler.

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