La decisione giusta, al momento opportuno, può garantire vantaggi a quattro zeri. Decine di migliaia di euro risparmiati se per acquistare una casa in queste settimane si preferisce accendere un mutuo a tasso fisso o variabile.
I tagli al costo del denaro ufficializzati negli ultimi mesi dalla Bce hanno reso la decisione molto più difficile del passato: una rata costante nel tempo in questi anni di grande turbolenza economica è diventata un’opzione quasi obbligata anche se a tassi ben più sconvenienti rispetto al periodo pre-covid, ma ora le cose sono cambiate, e non di poco.
La spesa
Ad aprile le rate a tasso fisso e variabile proposte per un finanziamento standard da 126mila euro da restituire in 25 anni erano praticamente identiche secondo le analisi di Facile.it. (582 euro contro 596 euro).«Ci aspettiamo che nei prossimi mesi i tassi variabili offerti alla clientela diventino più convenienti rispetto a quelli fissi, tornando ad essere a tutti gli effetti un’alternativa papabile per gli aspiranti mutuatari», spiegano gli esperti di Facile.it. «È importante ricordare che non esiste, in assoluto, una soluzione migliore rispetto all’altra; la scelta sulla tipologia di tasso andrà presa considerando diversi elementi, quali, ad esempio, le caratteristiche del mutuatario, quelle dell’immobile e la propensione al rischio di ciascuno».
Il bivio
Insomma, il dilemma dei futuri proprietari di casa si ripropone con più urgenza, visto che il panorama internazionale può riservare altre brutte sorprese.
Tra le mille incertezze restano comunque dei capisaldi: se oggi si imbocca la strada della prudenza con un tasso fisso si parte da una rata certamente più bassa e intoccabile per tutta la durata del finanziamento; il variabile invece equivale a una scommessa sul futuro, sperando la rata possa mantenersi al di sotto di quella fissa portando ad un vantaggio economico. Esponendosi però alle possibili tempeste economiche.
«Resta sempre la possibilità di surrogare», concludono gli esperti di Facile.it. «Partendo oggi da un tasso fisso, ancora più economico, per poi passare al variabile qualora in futuro ci fosse realmente convenienza».
Futuro
Su un’altra cosa gli analisti però sono concordi: chi spera di vincere alla lotteria sottoscrivendo un mutuo a tasso variabile con interessi quasi azzerati come nel 2021 deve mettersi il cuore in pace e convincersi che quei tempi d’oro non dovrebbero più ripetersi almeno in tempi brevi.
La regola d’oro, assicurano sempre gli esperti, è analizzare attentamente la propria situazione economica e capire alla fine quale mutuo “potersi permettere” in relazione alle entrate mensili. Fare il passo più lungo della gamba in queste situazioni può infatti innescare un domino disastroso per le famiglie che da un mese all’altro si possono ritrovare nei casi peggiori rate più pesanti anche di centinaia di euro.
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