Roma. Lutto nella famiglia Agnelli. È morta ieri nella sua tenuta di Torrimpietra, a pochi chilometri da Roma, Maria Sole, sorella dell’Avvocato Gianni, di Umberto e di Susanna. Nata nel 1925 a Villar Perosa (Torino) da Edoardo Agnelli e Virginia Bourbon del Monte, il 9 agosto aveva festeggiato cent’anni. Donna di grande cultura ed eleganza, tifosa della Juventus, che ieri l’ha ricordata sui social, e grande appassionata di cavalli, che allevava, è stata una figura di riferimento della dinastia industriale e una testimone attenta e intelligente dell’ultimo secolo di storia italiana. I funerali si svolgeranno lunedì mattina a Palidoro, nella Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo.
Le nozze, l’impegno
Terzogenita di sette fratelli, con l’Avvocato, più giovane di lei di quattro anni, Maria Sole aveva un rapporto profondo e affettuoso, tanto da essere una delle sue confidenti più strette. Sposata in prime nozze, nel 1953, con il conte Ranieri Campello della Spina, da cui ebbe quattro figli - Virginia, Argenta, Cintia e Bernardino - rimasta vedova si era risposata con il conte Pio Teodorani Fabbri, dalla cui unione è nato Eduardo. L’anno delle seconde nozze, il 1960, è lo stesso in cui divenne sindaca di Campello sul Clitunno, il borgo umbro che fino al 1959 fu amministrato dal primo marito. La sua elezione avvenne con consenso quasi unanime, 850 voti su 1.200 elettori, senza comizi né campagne elettorali, con la “Lista del Tempietto", una civica di ispirazione liberale. In dieci anni, fino al 1970, lasciò «un segno profondo e duraturo», riuscendo a «imprimere al paese una visione moderna», ricordano all’Ansa gli ex sindaci Domizio Natali e Paolo Pacifici. Risalgono a quegli anni le scuole pubbliche di Campello, «un progetto avviato dal marito che lei seppe portare a compimento con determinazione», la strada di Perpettino, l’istituzione delle casse popolari e l’insediamento di imprese «che hanno contribuito in modo decisivo allo sviluppo economico» della zona. «Grande benefattrice dell’intero territorio», nell’esprimere «profondo cordoglio» l’amministrazione comunale di Campello sul Clitunno ricorda Maria Sole Agnelli come «una donna di straordinaria umanità, impegno e visione», un «esempio di generosità e attenzione verso i più deboli». Una vita dedicata «alle istituzioni, alla comunità e alla promozione della cultura», come la ricorda la Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto.
La guerra alla discarica
Molto nota anche nel mondo equestre, la scuderia di Maria Sole è stata una delle più celebri del Dopoguerra in Italia, con il purosangue Woodland che conquistò la medaglia d’argento ai Giochi di Monaco nel 1972. Presidente della Fondazione Agnelli fino al 2018, per un mandato lungo 14 anni, ha sostenuto progetti nel campo dell’istruzione, della cultura e della ricerca a favore della scuola italiana. Da anni viveva nella tenuta di Castel Lombardo, a Torrimpietra, nell’Agro romano, dove aveva creato un’azienda agricola e difeso con determinazione il territorio dalla costruzione di una discarica, poi mai realizzata.
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