Israele.

Mossad, Netanyahu nomina il fedelissimo Gofman 

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Tel Aviv. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu nomina il suo fedelissimo consigliere militare, il maggior generale Roman Gofman, prossimo direttore del Mossad. Uomo esterno al mondo dell'intelligence, succederà all'attuale capo dei servizi segreti esteri israeliani, David Barnea, il cui mandato terminerà a giugno 2026.

Dopo aver nominato un militare legato al sionismo religioso a capo dello Shin Bet (il servizio d'intelligence interna), il maggiore generale David Zini, Netanyahu rincara la dose e sceglie un altro uomo vicino alle sue idee al vertice di uno dei servizi chiave dello Stato.

Con un outsider il premier ha snobbato altri due candidati suggeriti da Barnea. L'ufficio del primo ministro ha dato a Gofman appoggio totale, definendolo «il candidato più qualificato e idoneo a ricoprire la carica di direttore del Mossad».

Il profilo

Nato in Bielorussia 49 anni fa, Gofman è arrivato in Israele a 14 anni. Cinque anni dopo si è arruolato nell'esercito. Tra i commilitoni è conosciuto come «cavallo al galoppo», per l'instancabile spinta all'azione. Nel 2020, fu coinvolto nel controverso uso di un adolescente in una campagna di influenza sui social media non autorizzata.

Il giorno dell'attacco del 7 ottobre 2023, si precipitò al confine di Gaza e rimase gravemente ferito combattendo contro i terroristi di Hamas. Dopo la nomina ha sempre più conquistato la fiducia del premier, contribuendo anche a creare il contestatissimo meccanismo per la distribuzione di cibo all'interno della Striscia.

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