Dall’Africa occidentale arriva una notizia incoraggiante sul fronte della salute materna. Un programma pilota coordinato dal Ministero della Salute del Ghana, in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità e ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine, ha mostrato che l’introduzione sistematica di monitoraggi prenatali digitali nelle aree rurali riduce in modo significativo le complicanze in gravidanza. Utilizzando dispositivi portatili per misurare pressione, glicemia e parametri fetali, ostetriche e infermieri hanno potuto individuare precocemente segnali di rischio come preeclampsia e diabete gestazionale. Nei distretti coinvolti si è osservata una diminuzione dei ricoveri d’urgenza e dei parti complicati. Gli autori sottolineano che la tecnologia, da sola, non basta: il successo dipende dalla formazione del personale e dall’integrazione con i servizi sanitari locali. Ma il progetto dimostra che anche in contesti a risorse limitate è possibile migliorare in modo concreto la sicurezza della gravidanza, riducendo uno dei divari più persistenti della salute globale.
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