L’Isola viaggia a due velocità: migliorano istruzione e parità di genere, peggiorano povertà e salute. Diminuiscono i medici, aumentano truffe e sfruttamento idrico. È quanto emerge dal rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile 2025" dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), presentato ieri a Roma nella sede del Cnel. Una fotografia della situazione di Regioni, Province e Città metropolitane rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, che mette nero su bianco un’Italia frammentata e con nette differenze tra Nord e Sud.
Gli scenari sardi
Sotto la lente degli esperti circa cento indicatori statistici e uno studio minuzioso che prende in esame l’arco di tempo compreso tra il 2010 e il 2024. Il risultato è una Sardegna con più aree in peggioramento rispetto ai risultati positivi, che comunque ci sono. Sono stati fatti importanti passi avanti nella parità di genere: lo dimostra la quota di donne presenti nel Consiglio regionale, salita al 16,7 per cento, con 6,7 punti percentuali in più rispetto al 2012. Migliora anche il gender pay gap, il rapporto tra la retribuzione femminile e maschile, aumentato di 2,4 punti tra il 2023 e il 2010. Positivi i dati relativi al settore produzione e consumo responsabili, con una crescita significativa della raccolta differenziata dei rifiuti urbani (salita al 31,4 in più dal 2023), altrettanto bene il consumo di materiale interno. Miglioramento - lieve - nell'istruzione: crescono i posti autorizzati nei servizi socioeducativi (+8,4% tra il 2013 e il 2022), la percentuale di persone coinvolte nella formazione continua e i laureati (rispettivamente +5,6 e +5,5% tra il 2018 e il 2023), ma diminuisce il numero delle persone che leggono libri (-17,9% tra il 2010 e il 2023).
Lavoro ed energia
A piccoli passi avanti nel campo occupazionale, con la quota di Neet ridotta del 9,8 per cento, come quella di part-time involontario sul totale degli occupati (-3,8) e la mancata partecipazione al lavoro (-9,0), ma calano gli investimenti rispetto al Pil (-2,4 tra il 2010 e il 2022). Stabili agricoltura e alimentazione: con la riduzione delle persone con un’adeguata alimentazione che pareggiano in percentuale la quota di superficie agricola destinata a coltivazioni biologiche. Nessuno scossone per energia, imprese e innovazione: ferme a una sostanziale stabilità. Con l’aumento dell’abusivismo edilizio e dell’utilizzo di mezzi privati leggermente al rialzo.
Zona d’ombra
Maglia nera per l'indice di povertà relativa individuale, cresciuta del 6,5 per cento tra il 2014 e il 2024, così come l’indice di povertà assoluta a livello ripartizionale. Male anche sul fronte delle salute: crescono i fumatori (+3,5%) e cala il numero di medici di medicina generale (-1,4 ogni 10.000 abitanti tra il 2013 e il 2022). Fa ben sperare la diminuzione del sovrappeso tra gli adulti (-4,0%), di contro, esaminando giustizia e istituzioni, aumentano le truffe e le frodi informatiche (+3,4 casi per mille abitanti al 2023) e la durata dei procedimenti civili (+36 giorni tra il 2012 e il 2024) e diminuisce la partecipazione sociale (-4,2% tra il 2012 e il 2023).
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi
