Il caso.

Merce rubata dal market: in quattro finiscono nei guai, c’è un consigliere comunale  

Alessandro Cao si autospende dai Progressisti: «Sono innocente» 

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Una serie di ammanchi di merce per oltre 80mila euro in diversi mesi dal supermercato Coop di via Anassagora a Pirri, le indagini svolte da un’agenzia investigativa privata e la scoperta di furti che sarebbero stati commessi da tre dipendenti, con la collaborazione, in due occasioni, di un consigliere comunale. La vicenda è finita, nei giorni scorsi, in Procura con la querela presentata dall’amministratore unico della Supersardissimi srl, Alberto Cellino, che gestisce il punto vendita con marchio Coop, provocando inevitabili terremoti. Uno scossone è arrivato in Comune con le decisioni prese dal consigliere della maggioranza tirato in ballo: Alessandro Cao, che si dichiara «in modo chiaro e inequivocabile assolutamente estraneo a qualsiasi ipotesi di reato», ha presentato le dimissioni dall’incarico di presidente della commissione consiliare Sviluppo Economico e Settori Produttivi e si è autosospeso dal gruppo consiliare del partito Progressista. «Questo», specifica Cao, «solo per evitare qualsiasi possibile strumentalizzazione».

«Piena fiducia»

Cao si dice sereno e sicuro di dimostrare la sua estraneità alle accuse. Immediato il confronto con il sindaco Massimo Zedda: «Ho parlato con il consigliere», sottolinea il primo cittadino, «il quale mi ha detto che riuscirà a dimostrare la sua onestà. Mi ha riferito di aver presentato, la settimana scorsa, le dimissioni dalla commissione consiliare e l’autosospensione dal gruppo in Consiglio comunale». Zedda aggiunge: «Il fatto, che ci auguriamo venga chiarito al più presto confidando nell’operato della magistratura, riguarda la sfera privata e non il ruolo politico. L’amministrazione e il Comune sono totalmente estranee alle vicende».

I sospetti

Per ora la vicenda è finita in Procura con la querela – accompagnata dagli accertamenti svolti dall’agenzia investigativa, avviati dopo i sospetti per gli ammanchi di merce – presentata dagli amministratori della società che gestisce il supermercato. Accuse supportate da relazioni, lettere di contestazioni disciplinari verso i tre dipendenti, video, foto e registrazioni audio. Ora sarà la magistratura a valutare se avviare un’indagine e un procedimento. Sotto accusa, come emerge dalla querela, oltre a Cao ci sono un dipendente del market, Stefano Siddi, anche direttore sportivo di una società calcistica di Cagliari (e che si sarebbe già dimesso da dipendente del supermercato), e i due colleghi Luca Vassallo e Michele Usai. «Non comprendo come sia stato possibile essere coinvolto in una vicenda del genere. Ribadisco con fermezza di non avere alcuna responsabilità e confido pienamente nell’operato della magistratura», aggiunge Cao. Secondo quanto denunciato nella querela a firma di Cellino, dopo aver sospettato di furti di merce, sono iniziate le indagini anche con telecamere. Alimentari, bibite e bevande alcoliche sarebbero state caricate su alcuni mezzi, nel retro del supermercato in particolare la mattina. In due occasioni, verso le 5,30, è stato ripreso un mezzo riconducibile a Cao: lui e Siddi (insieme a un altro dipendente) avrebbero sistemato casse di birre, alcolici e bibite nel veicolo. La merce, secondo le accuse, non è stata fatturata. Cao avrebbe sostenuto di aver pagato le bibite, approfittando di prezzi di favore senza minimamente pensare che si potesse trattare di merce rubata. Altri furti sarebbero stati commessi dai dipendenti in altri giorni con delle persone da identificare. Ora la parola passa alla Procura.

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