la festa di fdi

Meloni, sfida a Schlein e Conte 

«Sì al confronto ad Atreju, ma voglio entrambi i leader dell’opposizione» 

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Giorgia Meloni è pronta al confronto con Elly Schlein ad Atreju, ma allargandolo a Giuseppe Conte. Sono durate ventiquattr'ore le riflessioni della premier, che alla fine ha accolto la proposta della segretaria del Pd ponendo la condizione di coinvolgere anche il leader del M5s, per «due ragioni». La prima è la volontà di non mancare di rispetto a chi, come lui, in passato aveva accolto l'invito alla kermesse di FdI «senza imporre alcun vincolo». La seconda, spiega Meloni, è che «non spetta a me stabilire chi debba essere il leader dell'opposizione, quando il campo avverso non ne ha ancora scelto uno». Una mossa anti-Schlein, notano con malizia alcune fonti parlamentari, nata con un'intesa dietro le quinte con Conte.

Sfruttare il momento

Il post sui social di Meloni arriva a una decina di giorni dal via della festa ai giardini di Castel Sant'Angelo, e al termine di una giornata aperta dall'appello al centrosinistra lanciato da Matteo Renzi su Repubblica: «Deve sfruttare questo momento», senza litigare al suo interno, perché «dopo le Regionali la presidente del Consiglio è nervosa, impaurita». Nelle riflessioni sull'asse Palazzo Chigi-Via della Scrofa la leader di FdI ha soppesato un faccia a faccia con l'altra prima donna della politica, i sospetti di una sua «fuga» adombrati dai dem e le implicazioni nei rapporti con il resto delle opposizioni, anche nello stesso centrosinistra. «Ci facciano sapere chi è il capo dell'opposizione», notava un big di FdI nel pomeriggio.

La posizione di Conte

Nel frattempo arrivavano le puntualizzazioni di Conte. L'ex premier ha fatto notare che già l'anno scorso aveva chiesto un confronto diretto con la premier, che «mi usa a giorni alterni come capro espiatorio per nascondere l'inadeguatezza del suo esecutivo», ma «quella disponibilità non mi fu data. Lo scambio di idee e un po' di fair play tra partiti non fa male a questa nostra democrazia abbastanza malata». Un modo sibillino per chiedere chiarezza sulle regole di ingaggio. E alla fine è stato incluso in quello che si annuncia uno dei momenti chiave del confronto politico del 2025, e che altrimenti avrebbe proiettato l'idea di una sfida a due Meloni-Schlein da qui alle politiche. Sempre che alla fine il confronto a tre vada in scena. Conte conferma che non si sottrarrà. Schlein valuta.

Le schermaglie

Gli inviti di FdI hanno diviso Avs. Angelo Bonelli sarà ad Atreju per un dibattito con il ministro Adolfo Urso, mentre Nicola Fratoianni ha declinato ringraziando «cortesemente: con la destra il confronto lo faccio in Parlamento. Lascio il posto a un giornalista perché se ogni tanto la premier si offrisse alle domande sarebbe una buona cosa». Sui social della kermesse di FdI gli replicano «Fratoianni, Atreju non morde: non serviva scappare. Da noi c'è posto per tutti». Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti interverrà il 12 dicembre in videocollegamento e Meloni terrà il tradizionale intervento di chiusura.

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